Di Pietro torna in toga contro Berlusconi: "È come i tempi di Tangentopoli"

Licenziato dagli elettori, Tonino torna alla ribalta nel processo sulla presunta compravendita di senatori: torna toga per far condannare Berlusconi

Di Pietro torna in toga contro Berlusconi: "È come i tempi di Tangentopoli"

Dalla persecutoria stagione di Mani pulite al processo farsa sulla presunta compravendita di senatori. Nel mezzo un "carriera" in sella all'Italia dei Valori, partito-costola della sinistra che gli elettori hanno sonoramente cacciato dal parlamento all'ultima tornata elettorale. Dismessi i panni del politico di professione, Antonio Di Pietro è però tornato a indossare la toga per non uscire del tutto dalla scena. Oggi come allora, il nemico da abbattere è Silvio Berlusconi.

Nell’aula 110 del tribunale di Napoli inizia oggi il processo contro il Cavaliere per la presunta compravendita di senatori che, secondo il teorema montato ad arte dai pm Henry John Woodckock e Francesco Vanorio, avrebbe fatto cadere il governo Prodi. Per l'occasione si è presentato in Aula anche Di Pietro chiedendo di costituirsi parte civile per l’Italia dei Valori. "Rimetto la toga dopo Mani pulite - ha spiegato l'ex pm di Mani pulite - sto per la prima volta dall’altra parte come difensore di parte civile. Ed è anche il primo processo con il Senato parte civile. Mi piacciono le prime, è come i tempi di Tangentopoli". Così, ammaliato dal suono del tintinnar di manette, ha ripreso la crociata contro Berlusconi. Ieri in parlamento, oggi al tribunale di Napoli in quello che si preannuncia un processo caldissimo. Sin dalle prime battute ha, infatti, ingaggiato un vero e proprio corpo a corpo con la difesa del Cavaliere. Non appena Niccolò Ghedini e Michele Cerabona hanno eccepito una serie di presunti difetti di notifica, è subito saltato in piedi sostenendo che a suo avviso c’è stato addirittura un "eccesso" di notifiche: "Si offende l’intelligenza del tribunale se si ritiene che non sia stato notificato l’atto del processo". Schermaglie di inizio processo che la dicono lunga sul bisogno di rivalsa dell'ex Idv e sui toni alti che potrebbero caratterizzare tutto il procedimento penale.

Nella pausa dell’udienza, mentre i giudici si sono ritirati in camera di consiglio per decidere sulle eccezioni della difesa, Di Pietro ha puntato dritto agli obiettivi delle telecamere per concedere interviste a destra e a manca. Microfoni e flash di fotografi e troupe televisive sono stati puntati per tutto il tempo sull'ex pm di Mani pulite.

Che non ha appunto disdegnato di concendersi ai microfoni dei cronisti per spiegare, a suo avviso, che le eccezioni della difesa sono "solo un espediente per arrivare prima alla prescrizione". Insomma, sempre il solito show a cui ci ha abituato Di Pietro.

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