È il giorno delle primarie del centrosinistra. Seggi aperti dalle 8 alle 20 per un voto che vede sfidarsi Pier Luigi Bersani, Matteo Renzi, Nichi Vendola, Bruno Tabacci e Laura Puppato. Alle ore 13.30, nei 9.239 seggi sparsi in tutta Italia, hanno votato circa 1.300.000 elettori per le primarie, secondo quanto comunicato dal Coordinamento Nazionale delle primarie del centrosinistra.
Dopo una campagna elettorale piena di polemiche, di comizi, di apparizioni nei talk show e di confronti televisivi in stile X Factor, è il giorno della verità. Per il voto si sono già registrati 1,5 milioni di cittadini. Nel caso di non vittoria assoluta di uno dei candidati, l'appuntamento sarà rimandato a domenica 2 docembre per il ballottaggio.
"Mi risulta che sono in vantaggio, ma questo non vuol dire che c’è una rincorsa forsennata per vincere al primo turno. Se questa storia finirà stanotte, bene. Altrimenti si fa tutti un’altra bella settimana di queste bellissime primarie", ha dichiarato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, intervistato da
Pubblico, sottolineando che "comunque vada, anche Renzi starà nel Pd". In mattina, il leader democratico ha corretto il tiro ed è rimasto coi piedi per terra: "La vittoria al primo turno magari sarà difficile. Abbiamo voluto il secondo turno, siamo in cinque, ma quello che voglio far capire agli italiani è che vorrei cambiare il linguaggio: basta favole".
Anche il rottamatore crede nella vittoria. Alla vigilia della tornata elettorale, Matteo Renzi ha dichiarato di credere "nella mia vittoria molto più di quando siamo partiti da Verona. Tutti ci dicevano che la nostra sarebbe stata una battaglia di testimonianza, tutti dicevano non ce l’avremmo mai
fatta, oggi invece la situazione è possibile, è aperta, vedremo se andremo domani al ballottaggio oppure se le cose si chiuderanno al primo turno, ma quello che è fondamentale è che abbiamo portato le piazza e i teatri ad essere pieni di persone".
Il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, ha votato alle primarie del centrosinistra e, nel programma "In mezz’ora" su Raitre, ha espresso la sua paura nel caso dovesse vincere il rottamatore: "Una vittoria di Renzi sarebbe certamente un problema. Le sue proposte sul lavoro sono molto distanti dalle nostre e sono un problema per il Paese".
A innescare altre polemiche è stata Laura Puppato che ha lanciato una accusa di mancanza di democrazia sondaggistica. "Nei sondaggi si fanno solo i tre nomi dei candidati principali, non tutti e cinque i nomi", ha tuonato a "Un Giorno da Pecora", spiegando che "le persone che sono state "sondaggiate" mi hanno riferito che quando vengono interpellate al telefono, i nomi che citano sono sempre quelli dei tre candidati principali: Bersani, Renzi, Vendola. Quando qualcuno fa notare che manca il mio cognome, gli rispondono che io e Tabacci appariamo solo "tra gli altri"".
A ciò si aggiunge un giallo nella Regione Puglia dove sarebbero scomparsi circa 4mila certificati elettorali nella notte tra venerdì e ieri nella sede del Pd a Manfredonia. Gli esponenti dei Comitati Renzi e Vendola hanno segnalato l’anomalia al Comitato nazionale dei garanti. A Manfredonia ci sono state circa 5mila pre-iscrizioni su 15mila complessive nella provincia di Foggia.
Dal Comitato Renzi avrebbero rilevato che fino a venerdì erano stati consegnati circa 2mila certificati elettorali su 6mila pervenuti, ma sabato mattina i cartoni in cui erano custoditi erano vuoti. Dal Comitato Vendola hanno fatto sapere di avere dato indicazioni che chi è in possesso della ricevuta della pre-iscrizione ma non risulta nelle liste dovrà nuovamente registrarsi per poter votare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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