Referendum, via alle firme digitali. Ecco la nuova piattaforma online

"Innovazione cruciale per la partecipazione politica", dice il ministro Nordio. Ma la sinistra trasforma la notizia in propaganda sulle proprie istanze anti-governo

Referendum, via alle firme digitali. Ecco la nuova piattaforma online
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È attiva la piattaforma per la raccolta delle sottoscrizioni degli elettori a sostegno delle proposte referendarie e dei progetti di legge di iniziativa popolare. Si tratta di una novità concepita per agevolare la sottoscrizione digitale dei referendum abrogativi o costituzionali, e delle iniziative legislative di natura popolare. A sancire l'operatività del nuovo strumento è stato un decreto del presidente del Consiglio dei ministri pubblicato in Gazzetta ufficiale. "La piattaforma rappresenta un'innovazione cruciale per la partecipazione politica in Italia e pone il ministero e il nostro Paese all'avanguardia nell'uso delle tecnologie digitali a supporto della democrazia", ha dichiarato il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

La piattaforma è concepita per agevolare la sottoscrizione digitale dei referendum abrogativi o costituzionali, e delle iniziative legislative di natura popolare. Con questa nuova iniziativa progettuale, curata dal Dipartimento per l'Innovazione Tecnologica della giustizia tramite la Direzione Generale dei Sistemi informativi automatizzati, il ministero della Giustizia ha ribadito il proprio impegno nel promuovere strumenti innovativi volti a facilitare la partecipazione attiva dei cittadini e garantire processi democratici più accessibili e trasparenti. Il sistema, che ha ottenuto il parere del Garante per la protezione dei dati personali, è utilizzabile dai promotori di proposte referendarie e dagli uffici della Corte di Cassazione e delle Camere, per gestire tutte le fasi del processo di raccolta delle firme dei sostenitori in formato digitale. Il sistema effettua poi la verifica della presenza e validità delle firme, mediante interoperabilità con il sistema dell'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (Anpr), presso le anagrafi dei comuni ove sono residenti i cittadini firmatari delle proposte.

Ma quella che dovrebbe essere una notizia positiva per tutti è stata subito trasformata dalla sinistra in un'occasione di propaganda su specifiche istanze anti-governo. Ora infatti nella testa delle opposizioni c'è solo il tentativo di destabilizzare l'esecutivo con barricate sull'autonomia differenziata (obiettivo che in passato la sinistra rivendicava addidittura come proprio e che ora invece osteggia). "Ora la raccolta di firme per il referendum contro l'autonomia differenziata e la nostra proposta di legge di iniziativa popolare per il salario minimo, che stiamo proseguendo con i banchetti in tutte le piazze d'Italia, sarà rilanciata più speditamente utilizzando anche lo strumento digitale. Insieme, con tutte le forze di opposizione per affermare la difesa della Costituzione contro lo spacca Italia e il diritto al lavoro sancito costituzionalmente ma tradito nel Paese dal governo Meloni", hanno affermato al riguardo Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni, deputati di Alleanza verdi e sinistra.

La proposta della piattaforma digitale nasce da un emendamento a firma Riccardo Magi - votato all'unanimità dalle forze politiche - a un decreto semplificazione del 2021 e avrebbe dovuto essere operativa dal gennaio 2022. Così oggi +Europa esulta, sempre con riferimento alle battaglie contro il governo avviate dall'opposizione. "Vediamo esattamente come funzionerà, se avrà tutte tutte le funzionalità e la operatività ma comunque è una notizia importante.

Utilizziamola per la democrazia e per lo stato di diritto a partire dal Referendum sull'autonomia differenziata e sulla legge elettorale Rosatellum e contiamo di poterla utilizzare da subito per altre iniziative referendarie imminenti", ha commentato lo stesso Magi dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della legge.

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