Renzi parla alla Camera: "L'Europa è in difficoltà. A rischio populismi"

Il premier parla ai deputati in vista del Consiglio europeo. "A Bruxelles bisogna lottare contro la tecnocrazia". E sulla spending review: "Il commissario ci ha fatto un elenco, ma toccherà a noi decidere"

Renzi parla alla Camera: "L'Europa è in difficoltà. A rischio populismi"

"L'Europa viva una fase di difficoltà evidente ai cittadini". A dirlo è Matteo Renzi, nel corso delle comunicazioni alla Camera in vista del prossimo Consiglio europeo, anticipate da un saluto al suo predecessore, Enrico Letta, a cui attribuisce il ruolo di "un importante stimolo" in vista del semestre europeo dell'Italia.

Il premier cita parole che gli sono state rivolte dall'ex presidente brasiliano Lula, che incontrandolo gli aveva detto: "Non ho mai visto un'Europa così rassegnata, pessimista e stanca", per fare presente il rischio che la situazione attuale porti all'affermarsi "di partiti populisti".

Domani e dopodomani a Bruxelles si parlerà dei "temi della competitività, della crescita e dell'occupazione", ma non solo. Quando accaduto in Crimea nelle ultime settimane, dice Renzi, che ha definito "illegittimo" il referendum per unirsi alla Russia, "sicuramente sarà oggetto di particolare approfondimento".

Il rischio per l'Europa, secondo il presidente del Consiglio, è che ci sia "una deriva tecnocratica e burocratica", che non si avverte soltanto nelle istituzioni italiane, ma anche a Bruxelles.

Le riforme

Renzi ha ribadito che bisogna superara una visione dell'Ue che "fa le pulci" all'Italia, perché siamo "sulla stessa barca", ma fatto notare che non possiamo chiedere di "cambiare le regole del gioco sull'occupazione giovanile se noi abbiamo dei numeri che gridano vendetta".

"Il segno che l'Italia è pronta a fare la propria parte", ha detto il presidente del Consiglio è il "pacchetto di riforme che parte da quello costituzionale, a quello istituzionale, che più hanno colpito i nostri partner europei".

Il lavoro, poi "non è un argomento a piacere che possiamo affrontare o no". Il primo passo per rivitalizzare il mercato interno, secondo il premier, sarà il taglio dell'Irpef. "Vanno affrontate prima di luglio" riforme di fisco e giustizia.

Decidiamo noi sui tagli

"Presenteremo la spending rewiev alle Camere, la presenteremo nelle sedi parlamentari; il commissario ci ha fatto un elenco, ma toccherà a noi decidere. Come in famiglia se non ci sono abbastanza soldi sono mamma e papà che decidono cosa tagliare e cosa no", ha precisato il premier.

Mare Nostrum

538em;">Il premier ha poi sottolineato l'impegno degli operatori di Mare Nostrum, che hanno salvato 2077 persone questa notte, mettendo l'accento sul fatto che "il Mediterraneo deve uscire da una zona di frontiera e tornare ad essere il centro ed il cuore dell'Europa".

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