La Sardegna perde la sua governatrice. Il collegio regionale di garanzia elettorale ha dichiarato la pentastellata Alessandra Todde decaduta dalla carica di consigliere regionale e, di conseguenza, anche da quella di presidente della Regione.
Il collegio regionale di garanzia elettorale, che ha sede nella Corte d'Appello di Cagliari, contesta la rendicontazione delle spese della campagna elettorale della Todde che è stata eletta nel presidente nel marzo dello scorso anno. Dalle analisi svolte sulle spese effettuate durante la campagna elettorale dell'inizio del 2024 sono risultate delle inadempienze che hanno portato a uun'ordinanza di ingiunzione al consiglio regionale, a cui spetta la decisione finale. Qualora la decandenza fosse confermata si si arriverebbe allo scioglimento del Consiglio regionale e la Sardegna tornerebbe a votare.
"La notifica della corte d’appello è un atto amministrativo che impugnerò nelle sedi opportune" ha detto Todde. Che ha aggiunto:"Ho piena fiducia nella magistratura e non essendo un provvedimento definitivo continuerò serenamente a fare il mio lavoro nell’interesse del popolo sardo". L'esponente del M5S sardo, secondo quanto trapela dal suo staff, avrebbe già pronta una memoria difensiva per chiarire la situazione e già stasera si procederà con l'impugnazione. Il primo a prendere le sue difese è il senatore dem Marco Meloni che, in una nota, si è augurato che la Todde possa "continuare ad operare con serenità e determinazione nell’interesse dei sardi, in attesa della pronuncia dei giudici di merito sull’annunciato ricorso" e che in sede giudiziaria "possa essere garantito il rispetto della volontà degli elettori, che nel febbraio dello scorso anno hanno eletto Alessandra Todde e la maggioranza di centrosinistra per una stagione di cambiamento e di buon governo della Sardegna".
Netto e duro è il commento rilasciato dal deputato di Forza Italia ed ex presidente della Regione Ugo Cappellacci: "Non conosco ancora nel dettaglio la decisione, quindi è presto per formulare giudizi - dice all'Adnkronos -. Sembrerebbero però inadempienze molto gravi nella rendicontazione. Se così fosse, si tratterebbe di dilettanti allo sbaraglio e questa di per sé non sarebbe una novità". Il meloniano Salvatore Deidda, presidente della commissione Trasporti della Camera, non usa mezzi termini per descrivere la situazione: "Non conosco nel dettaglio la vicenda ma se il collegio di garanzia arriva a dichiarare decaduta una Presidente della Regione vuol dire che la documentazione proposta effettivamente presenta falle ed errori e con tutto il rispetto è una bruttissima figura, perché o non sanno come si rendicontano le spese elettorali o pensano di essere più furbi degli altri, e le elezioni si vincono rispettando le regole". Deidda è inoltre convinto che la Todde e i consiglieri di maggioranza che la sostengono "ora cercheranno in tutti i modi di non decadere ma - conclude - facciano ammenda dei propri errori e pretendiamo trasparenza”. Michele Pais, commissario della Lega in Sardegna, sentito sempre dall'AdnKronos, sentenzia: "Le regole vanno rispettate, il rispetto per i cittadini sardi viene prima dell'interesse politico della sinistra. Il consiglio regionale non penso possa opporsi, votando in senso opposto al rispetto delle regole". Gli fa eco Fausto Piga, vicecapogruppo Fdi in Consiglio regionale, che va dritto al punto: "Se la presidente Todde ha barato con le spese elettorali è giusto riandare al voto". E, poi, aggiunge: "Le elezioni si possono vincere o perdere - commenta -, ma le regole vanno sempre rispetta".
Le elezione Regionali in Sardegna, infatti, avevano fatto scalpore proprio perché avevano decretato la prima sconfitta del centrodestra da quando Giorgia Meloni è leader della coalizione. Una sconfitta che la Todde aveva ottenuto per un pugno di voti (circa 3mila) a danno dell'ex sindaco di Cagliari Paolo Truzzu.
Ora, una nuova tornata elettorale potrebbe ribaltare la situazione e sarebbe un grande smacco anche per Giuseppe Conte visto e considerato che la Sardegna è finora l'unica Regione in cui il centrosinistra ha vinto con un candidato del Movimento Cinque Stelle.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.