![Schlein tace persino sullo sfregio alla Foiba di Basovizza](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2023/02/11/ilgiornale2_20230211142116665_27bbf4875ca0f53a2e98c69ca267c806.jpg?_=1676121695)
"Neppure una parola, una sola. Non vorremmo pensar male ma questo silenzio sembra la prova definitiva del suo disinteresse verso i nostri connazionali uccisi nelle foibe solo perché italiani". Fratelli d'Italia, con un post su Instagram, redarguisce la segretaria del Pd Elly Schlein per essere trincerata per l'ennesima volta dietro a un silenzio assordante di fronte allo sfregio compiuto ai danni della foiba di Basovizza.
Sono ben pochi gli esponenti del Pd che hanno condannato quest'atto alquanto vile. La deputata Debora Serracchiani, con un passato da presidente di Regione del Friuli Venezia Giulia, ha detto "basta con questi atti brutali, provocatori e intolleranti" e ha chiesto di rispettare la memoria delle vittime delle foibe: "i morti si ricordano e si piangono". Serracchiani ha poi aggiunto: "È particolarmente odioso dover ancora una volta constatare che qualcuno a ridosso del Giorno del Ricordo tenta di speculare e di scavare ancora solchi ideologici". La deputata piddini ha, infine, assicurato che "pochi vandali non rovineranno la solennità della cerimonia di lunedì a Basovizza né incrineranno oggi l'inaugurazione della Capitale europea della cultura a Gorizia-Nova Gorica". Sul tema è intervenuto anche il triestino Gianni Cuperlo che, sui social, ha scritto: "vandalizzare la Foiba di Basovizza a poche ore dal Giorno del Ricordo è un atto sciagurato in sé, chi vuole alimentare l'odio e negare le tragedie vissute sul confine orientale calpesta la storia e il dolore di migliaia di donne e uomini". E, infine, ha chiosato con una frase che dovrebbe essere di monito anche per la silente segretaria del Pd: "Ricorderemo il 10 febbraio come è giusto fare, oggi la condanna è verso un gesto che offende tutti, non una parte". Sempre via social, il senatore del Pd Walter Verini ha sentenziato:"Chi ha oltraggiato la foiba di Basovizza ha offeso vittime, storia, umanità. E la tragedia di migliaia di giuliano dalmati costretti all'esodo dall'odio ideologico dei comunisti di Tito. Basta negazionismo. Il Giorno del Ricordo, unanimemente votato, è di tutti".
Chi, invece, ha sfruttato l'accaduto per continuare a fare una polemica politica di basso livello è una fedelissima della segretaria Schlein, ossia Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, che ha preso la palla al balzo per criticare nuovamente il presidente del Consiglio: "Ancora una giornata di silenzio per la premier Meloni. Siamo a metà legislatura, forse - si chiede - la spaventa il bilancio?". Secondo Braga, il premier sbaglia a non parlare della mancata crescita e dei problemi economici del Paese e ad aver innestato "un conflitto con la magistratura senza precedenti" e del conflitti tra servizi segreti. "Questo è il quadro, ma lei - attacca Braga - preferisce parlare di foibe". Parole di condanna che, fortunatamente, Braga considera "giuste, giustissime" di fronte a un tale oltraggio "ma governare - chiosa - non è gestire ricorrenze, è prendersi responsabilità, ascoltare il Paese risolvere i problemi". Braga, infine, si chiede: "Oggi come ieri, Meloni dove sei?".
E questa stessa domanda andrebbe rivolta a Elly Schlein che non ha detto una parola ogni qual volta le forze di polizia sono state aggredite e ferite dai militanti dei centri sociali che i sindaci di centrosinistra coccolano e proteggono anziche sfrattarli dagli edifici che occupano illegalmente.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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