Silvio Berlusconi indagato da Woodcock per corruzione

Il Cav accusato da Woodcock di corruzione e finanziamento illecito ai partiti. Sequestrata una cassetta di sicurezza. Deve presentarsi in procura martedì prossimo

Silvio Berlusconi indagato da Woodcock per corruzione

Nemmeno il tempo di digerire il risultato delle elezioni che le toghe già tornano all'attacco. Non bastavano i tre processi a Milano in cui Silvio Berlusconi è imputato. Ora l'ex premier è indagato anche dalla Procura di Napoli per corruzione e finanziamento illecito ai partiti per la presunta erogazione di tre milioni di euro al senatore Sergio De Gregorio (ex Idv) perché passasse al Pdl. Sul Cavaliere indaga un pool di magistrati formato dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock della sezione sui reati contro la pubblica amministrazione e quelli della Direzione distrettuale antimafia, Francesco Curcio, Alessandro Milita e Fabrizio Vanorio. Sequestrata inoltre una cassetta di sicurezza intestata al Cavaliere, mentre la procura ha chiesto a Senato e Camera l’acquisizione di tabulati telefonici delle utenze dell'ex premier e di De Gregorio. Berlusconi ha ricevuto un invito a presentarsi in Procura a Napoli per rendere interrogatorio il 5 marzo prossimo (martedì). L’avviso gli è stato notificato dalla Guardia di Finanza.

Ad accusare Berlusconi è stato il commercialista di De Gregorio, Andrea Vetromile, ascoltato il 29 febbraio 2012: "Fu Lavitola che accreditò De Gregorio presso Berlusconi". Il senatore nel 2005 si voleva candidare con Forza Italia, ma fu escluso per l’intervento del consigliere regionale Fulvio Martusciello. Così si candidò con Di Pietro e prese 80mila voti. "Una volta eletto passò nelle fila del centrodestra. Fu proprio Lavitola, forte dei suoi rapporti personali con Berlusconi, che concretizzò questo accordo", spiega negli atti Vetromile, "Voglio precisare che l’accordo venne lautamente remunerato". Ad aprile 2012, poi, fu proprio l'ex direttore de L'Avanti a rivelare: "Sergio De Gregorio negoziò con Berlusconi l’incarico. Andò a negoziarsi la nomina a presidente della commissione Difesa, Votò con il centrodestra e fu eletto presidente". Come prova viene portata anche una lettera che Lavitola - indagato anche lui nell'inchiesta - scrisse a Berlusconi in cui, tra le altre cose, rinfaccia al Cavaliere la "compravendita" di De Gregorio. La transazione, secondo alcune indiscrezioni, sarebbe stata confermata ai pm anche dallo stesso De Gregorio

A Reggio Emilia, intanto, Berlusconi è stato iscritto nel registro degli indagati con l'accusa di voto di scambio dopo l’esposto da parte di due cittadini sulla lettera in cui si prometteva la restituzione dell'Imu in caso di vittoria.

"Non sono ancora esauriti i commenti sui giornali dei successi elettorali e già ricomincia l’aggressione della magistratura nei confronti di Silvio Berlusconi", commenta Angelino Alfano che annunca una "grande manifestazione di piazza a difesa della sovranità del Pdl e della democrazia italiana".

Per il segretario del Pdl l'inchiesta è stata avviata "mentre il Paese vive una delicatissima fase di transizione istituzionale nella quale il presidente Berlusconi sarà chiamato ad esercitare grandissima influenza come leader del Pdl".

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