Il sindaco sceriffo annulla la sua lista: «Fedele a Bossi»

Il sindaco sceriffo annulla la sua lista: «Fedele a Bossi»

Massimo Bitonci, 47 anni, deputato, segretario padovano della Lega e sindaco di Cittadella, è politico vecchia scuola, bossiano praticante. Celebre per l’avviso di garanzia dopo l’ordinanza sulla sicurezza nel 2007, in 18 anni di mandato comunale ha sempre cercato di ribadire lo spirito del Carroccio. Anche a costo di farsi dare del razzista. E ora che ci si mette pure «quel fascista di Tosi» (parole di Bossi) a rompere i maroni, non resta che dare l’esempio. Il «sindaco sceriffo» non seguirà Tosi (che annuncia la lista a suo nome) per fare il capolista alle comunali del 6 e 7 maggio a sostegno della candidatura di Giuseppe Pan nella Lista «Lega Nord Liga Veneta». Ritira dunque la «Lista Bitonci» che lo supportò nel 2007 e che attualmente è attiva con tre consiglieri comunali. Conta il bene della Lega con o senza Pdl.
Sembra una mossa per cercare di ridare i connotati a un movimento che per la prima volta rischia di polverizzarsi, non trova?
«Certamente, il problema è la dispersione dei voti, girano troppe facce. Cerco solo di contribuire a ridare un senso alla Lega. Qui a Cittadella mi conoscono bene, sono 18 anni che lavoro per rendere migliore questa città, ho la fiducia della gente che crede in una partito unito, forte. E comunque sciolgo la Lista nonostante non esista alcuna direttiva federale che mi impedisca di presentarne una a mio nome...».
Che ne pensa della scelta di Tosi, lo «schiaffo» a Bossi?
«Senta, vorrei evitare polemiche, ho anche cercato di non nominarlo nei miei comunicati stampa. Niente strumentalizzazioni, ognuno vada per la sua strada, lui ne ha scelta una diversa dalla mia».
Un messaggio all’amico Bossi?
«Sono sempre al suo fianco. Ritengo che gli amministratori della Lega Nord debbano mettere da parte personalismi e individualismi, abbiamo il dovere morale di lavorare assieme per l’unità e per la crescita dell’unico partito, la Lega Nord, che continua nel tempo a mantenere intatti i propri valori e la voglia di cambiamento, facendole ottenere il massimo consenso da parte gli elettori.

In questi giorni i militanti sono preoccupati, ci chiedono unità e trasparenza. E poi, diciamolo, la lista civica non dà un grosso risalto al partito che spesso non viene riconosciuto».
Praticamente un voto sprecato
«Praticamente»».

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