Il sottosegretario De Vincenti studia un piano per ridurre le acciseL'ipotesi: Iva «sterilizzata» contro il caro petrolio

RomaBenzina e diesel ai massimi storici senza dimenticare il dilagare delle pompe taroccate, dei contatori manomessi, del gasolio annacquato. Sembra un incubo, è solo un viaggio in riserva. E mentre si allontana l'ennesima speranza di una discesa dei prezzi, il governo si mette al lavoro sulla cosiddetta «sterilizzazione dell'Iva». Per ora è solo un'ipotesi ma non c'è tempo da perdere: ieri a Milano si è sfiorato l'omicidio per 3 centesimi di benzina. L'obiettivo è tamponare i rincari di questa settimana che hanno raggiunto punte da oltre 2 euro al litro. Lo annuncia a Radio Anch'io il sottosegretario allo Sviluppo economico, Claudio De Vincenti. «Stiamo ragionando sull'applicazione del decreto del 2008 che ci consente di compensare l'aumento dell'Iva con la riduzione delle accise in modo da sterilizzare l'imposta rispetto all'aumento. Esiste un decreto che prevede che questo si faccia a certe condizioni, stiamo valutando...».
Non resta, dunque, che l'ultima settimana di sconti self (a patto però di trovare un pompa che eroghi quanto promesso) ad attenuare una congiuntura perennemente al rialzo. «Il Governo - sottolinea il presidente di Assopetroli Francesco Ferrari Aggradi - elimini almeno le accise che non hanno più ragion d'essere e proceda con la sterilizzazione dell'Iva, peraltro già prevista da una legge del Parlamento che il Governo ha il dovere di rispettare e che, quantomeno, rimedierebbe in parte alla vessazione subita dal consumatore costretto a pagare una tassa sulla tassa, e in tal senso speriamo che le dichiarazioni del sottosegretario allo sviluppo economico non restino mere dichiarazioni di principio ma si passi ai fatti. Inoltre ci permettiamo di suggerire al governo di intraprendere un'azione in sede europea finalizzata a rivedere il sistema delle accise e contenere i prezzi dei carburanti». Secondo il presidente di Faib-Confesercenti, Martino Landi i record del prezzo dei carburanti segnalati nei giorni scorsi sono almeno serviti a convincere il Governo della necessità di intervenire. «Ma oltre all'auspicabile sterilizzazione dell'Iva - aggiunge - sarebbe altrettanto importante tagliare le accise che, tra l'altro, sono le principali responsabili dei record dei giorni scorsi, o reintrodurre l'accisa mobile già sperimentata da Prodi». Aggiunge l'Adoc: «In Italia il prezzo alla pompa è ben superiore alla media europea, circa il 10% in più; in Spagna si spende il 20% in meno.

Si faccia subito qualcosa. Dicevamo delle pompe truccate. Gli ultimi controlli della Finanza hanno scoperchiato l'universo dei furbetti. In totale, la scorsa settimana, 365 irregolarità su 2400 ispezioni!. C'è poco da stare allegri.

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