"Sarò il ministro che arresterà Messina Denaro". Piantedosi mantiene la promessa

Solo una settimana fa il capo del Viminale aveva auspicato la cattura del super latitante. Oggi la sua soddisfazione: "Giornata storica per lo Stato e per chi combatte le mafie"

"Sarò il ministro che arresterà Messina Denaro". Piantedosi mantiene la promessa

È trascorsa solo una settimana. E in sette giorni è cambiata la storia. "Mi auguro di essere il ministro che arresterà Messina Denaro", aveva affermato Matteo Piantedosi in una conferenza stampa ad Agrigento lo scorso 9 gennaio. Quelle parole, pronunciate in risposta alle domande dei giornalisti, erano sembrate a molti un auspicio dovuto e di circostanza. Come quelli che da 30 anni si sono susseguiti da parte delle istituzioni, a fronte dei numerosi, ma purtroppo vani, tentativi di braccare l'ormai ex super latitante. Nessuno però si sarebbe aspettato che il ministro dell'Interno avrebbe mantenuto la promessa a così breve distanza. Grazie, certamente, all'instancabile lavoro di magistrati e forze dell'ordine.

L'auspicio di Piantedosi sulla cattura del boss

Lo stesso Piantedosi, incalzato dai cronisti, aveva evitato di addentrarsi nel delicato argomento, pur offrendo un indirizzo d'intenti inequivocabile. "La cattura di Messina Denaro? Esprimo l'auspicio e me lo auguro veramente, anche per un fattore di giustizia nei confronti di tante vittime della mafia. Confido nell'opera e nella professione degli inquirenti, dei magistrati e delle forze di polizia che ci stanno lavorando. Più di questo non voglio né posso dire". Ora è proprio grazie all'azione di quei soggetti che la storica cattura è stata messa a segno.

"Risultato storico nella lotta alla mafia"

Il ministro dell'Interno, che si trova ad Ankara per un bilaterale con il suo omologo turco, appena appresa la notizia ha infatti parlato di "grandissima soddisfazione per un risultato storico nella lotta alla mafia". E ancora ha affermato: "Complimenti alla procura della Repubblica di Palermo e all’Arma dei Carabinieri che hanno assicurato alla giustizia un pericolosissimo latitante. Una giornata straordinaria per lo Stato e per tutti coloro che da sempre combattono contro le mafie".

Negli stessi minuti, Piantedosi riceveva la telefonata di congratulazioni del presidente della Repubblica Mattarella, che - informa il Quirinale - ha anche espresso il proprio compiacimento al Comandante dell’Arma dei Carabinieri.

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