Stangata sul mattone: la Tasi ci costerà fino a 7 miliardi in più

La nuova tassa sui servizi è in realtà un'"Imu mascherata": con l'aliquota massima una mazzata per tutti i proprietari

La pagina del modello F24 alla voce Imu
La pagina del modello F24 alla voce Imu

Roma - La nuova Tasi - la tassa sui servizi indivisibili dei Comuni - peserà molto più dell'Imu sul portafoglio degli italiani. Se i Comuni utilizzeranno infatti l'aliquota massima prevista dalla legge, incasseranno 7 miliardi e mezzo in più dalla Tasi rispetto all'Imu 2012. Complessivamente, il gettito Imu-Tasi per le abitazioni principali sarà pari a 3,7 miliardi se verrà applicata l'aliquota standard dell'1 per mille, ma potrà lievitare a 9,1 miliardi se ad essere applicata sarà l'aliquota massima del 2,5 per mille. E con le casse vuote, che cosa faranno le amministrazioni locali, se non stritolare i proprietari di casa?
I calcoli della Confedilizia confermano ancora una volta che lo scambio tra la vecchia combinazione Imu-Tares (quest'ultima è la tassa sui rifiuti) e la nuova Service tax (anch'essa basata su due gambe, la Tasi e la Tari sui rifiuti) è in grave perdita per i contribuenti. Il governo continua a sostenere l'invarianza del prelievo, ma i numeri che propone anche nella relazione tecnica alla legge di stabilità non sono convincenti. Infatti si riferiscono all'imposta calcolata in base all'aliquota standard; ed è anche molto probabile che la nuova tassa rifiuti, comunque la si chiami, sia più cara rispetto al 2013.
Nel 2012, dall'Imu si è avuto un gettito di 23,7 miliardi di euro. Nel 2014, applicando l'aliquota standard dell'1 per mille, il gettito sale a 25,8 miliardi, con un aumento di 2,1 miliardi di euro. Ma se, come probabile, i Comuni applicheranno l'aliquota massima, il gettito totale salirà a 31,2 miliardi di euro, ovvero 7 miliardi e mezzo in più dell'Imu che abbiamo pagato l'anno scorso.
Si tratta di cifre che preoccupano, e non poco, i contribuenti. Ma che stanno anche facendo suonare campanelli d'allarme nei partiti, in particolare nel Pdl. Daniele Capezzone paventa il ritorno dell'Imu «sotto falso nome», e con non pochi peggioramenti, anche nel caso improbabile che i Comuni mantenessero l'aliquota più bassa. Anche l'ex sottosegretario all'Economia nel governo Monti, Gianfranco Polillo, conferma che i proprietari di casa pagheranno molto di più sia rispetto a quest'anno (con l'Imu prima casa abolita) sia nei confronti del 2012, quando l'Imu era in vigore.


Non manca alla nuova imposizione sulla casa una connotazione da «Robin Hood alla rovescia»: circa 5 milioni di abitazioni, per lo più modeste, esenti da Imu grazie alla detrazione di base di 200 euro e a quella di 50 euro per ciascun figlio convivente, adesso pagheranno la Tasi. E viene ripristinata l'Irpef sulle seconde case sfitte nel Comune di residenza: il governo dimentica che il mercato degli affitti è quasi dappertutto in crisi.

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