"Abbiamo addirittura scoperto cinque Hezbollah che erano riusciti ad avere il passaporto italiano e ora stiamo revocando la cittadinanza perché essere italiani è una cosa seria". A rivelarlo è stato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, al termine della conferenza nazionale degli enti locali di Forza Italia che si è tenuta oggi a Perugia.
Durante l'incontro Tajani ha spiegato che la vicenda risale a "un paio di mesi fa" e la Farnesina sta già approfondendo la posizione dei cinque miliziani di origini libanesi per i quali è stata chiesta la revoca della cittadinanza "perché essere italiani è una cosa seria”. Il ministro degli Esteri ha denunciato l'esistenza di "troppe truffe" e di "troppi personaggi che organizzano agenzie per regalare la cittadinanza italiana con finti avi italiani, perché il passaporto italiano è comunitario e serve per entrare in Europa e negli Stati Uniti".
Tajani ha, poi, parlato anche "della pericolosità di Hamas" di cui "siamo tutti ben consci" in riferimento all'ipotesi di attacco terroristico simili a quello avvenuto negli Stati Uniti l'11 settembre 2001 e, perciò "non va mai sottovalutato il pericolo di questa organizzazione terroristica". Hamas, ricorda ancora Tajani, è "la responsabile di tutto ciò che sta accadendo in Medio Oriente" e di quanto avvenuto il 7 ottobre dell'anno scorso. Senza quell'attentato, oggi "forse avremmo una situazione ben differente". Secondo il vicepremier Tajani, è stata Hamas a cercare e a volere questa reazione da parte di Israele perché "voleva impedire l’accordo tra Israele e l’Arabia Saudita". La reazione di Israele "è andata al di là di quello che era giusto, però - sottolinea Tajani - non possiamo mai dimenticare la grande responsabilità di Hamas".
Secondo il ministro degli Esteri, se lo scoop del Washington Post è vero, è necessario avere fermezza "anche in Palestina contro questa organizzazione terroristica" perché "il futuro della Palestina non può essere nelle mani di Hamas", ma deve ritornare sotto il controllo dell’Autorità nazionale palestinese "che ha dimostrato di avere una differente cura degli interessi del proprio popolo". Uno stato "che riconosca Israele e sia riconosciuto da Israele”, sentenzia il ministro degli Esteri.
Tajani, infine, è ritornato sulla proposta azzurra dello Ius Italiae che è legata al principio: "la serietà e la reale volontà di essere cittadino italiano”. Il ministro ha, poi, concluso: "Ma tante persone non vogliono essere italiane".
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