Tappiamo le polemiche!

Questa settimana ci occupiamo delle polemiche nate attorno al manifesto elettorale della Lega sui tappi di plastica

Tappiamo le polemiche!
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Cosa accade tra le stanze damascate dei palazzi della politica? Cosa si sussurrano i deputati tra un caffè e l'altro? A Roma non ci sono segreti, soprattutto a La Buvette. Un podcast settimanale per raccontare tutti i retroscena della politica. Gli accordi, i tradimenti e le giravolte dei leader fino ai più piccoli dei parlamentari pronti a tutto pur di non perdere il privilegio, la poltrona. Il potere. Ognuno gioca la propria partita, ma non tutti riescono a vincerla. A salvarsi saranno davvero in pochi, soprattutto dopo il taglio delle poltrone. Il gioco preferito? Fare fuori "l'altro". Il parlamento è il nuovo Squid Game.

Fermi tutti! Il web (e non solo) è esploso dopo che la Lega di Matteo Salvini ha pubblicato uno dei tanti manifesti elettorali per invitare gli elettori a scegliere “più Italia e meno Europa”. Un manifesto che per molti, a prima vista, sembra ironico, per altri demenziale. Ovviamente stiamo parlando del manifesto che si concentra sulla nuova direttiva europea relativa ai tappi di plastica. Sì, perché dal primo luglio i tappi dovranno restare appicciati alle bottiglie. Sarà obbligatorio, per legge. Sembra un fatto irrisorio, superficiale. Eppure, non è così!

La campagna divide e ha acceso l’ironia, come risponde la Lega a chi li accusa di essere poco seri? Lo abbiamo chiesto a Susanna Ceccardi, già parlamentare europeo del Carroccio. “Poco seria è l?Europa che si occupa dei tappi di plastica, di complicare la vita ai cittadini, ma soprattutto alle aziende.”

La curiosità ci ha portato ad indagare, approfondire. C’è di più oltre al manifesto. L’uomo che fatica a bere a causa del tappo (cosa comune ad ognuno di noi) è utile a preservare l’ambiente ma è anche un costo e una bega in più per le aziende che imbottigliano e vendono l’acqua come ci ha spiegato l’Amministratore Delegato di Antiche Fonti di Cottorella, Matilde Eloisa Pitorri. “Il tappo attaccato alla bottiglia non toglie il problema della plastica e sicuramente ha un costo per l’azienda. Parliamo del 10% in più circa”.

Il manifesto della Lega, in modo simpatico, nasconde un problema più grande che riguarda il mondo del packaging, delle confezioni. Non solo i tappi attaccati alle bottiglie saranno obbligatori ma sarà obbligatorio usare anche una percentuale di plastica riciclata che, badate bene, costerà alle aziende molto di più. Il risultato? Evidente, i costi lieviteranno. Matilde Pitorri ci spiega perché…

“Da gennaio 2025 diventerà obbligatorio anche l’inserimento di una percentuale (il 25%) di plastica riciclata per le bottiglie. Una battaglia portata avanti da tutta l’ala eco bellica europea. La plastica riciclata in Italia ha un sistema ostruso, complicato…”

*ASCOLTA IL PODCAST E SCOPRI QUANTO POTREBBE VENIRE A COSTARE UNA BOTTIGLIA D’ACQUA A CAUSA DELLE NUOVE NORME EUROPEE*

Ma noi a “La Buvette” non ignoriamo le “notizie”. C’è chi dice che a votare quella direttiva del 2019 che impone che, in tutti gli Stati membri, i tappi delle bottiglie con una capacità fino a 3 litri possono essere immessi sul mercato solo se restano attaccati alle bottiglie fosse stata votata anche dalla Lega. Ma come ci spiega Susanna Ceccardi non è così: “Noi al Parlamento Europeo ci siamo opposti, in 35 hanno votato contro nel 2019 tra cui i nostri europarlamentari. Stiamo parlando della scorsa legislatura, io non ero ancora arrivata a Bruxelles.

La direttiva è stata solo recepita dal governo italiano e noi ne facevamo parte (era il Conte I ndr). Ma non si può non recepire una direttiva europea. Sono solo false notizie. Ci siamo sempre opposti a queste direttive folli e scellerate e continueremo a farlo!”

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