Bufera al Consiglio comunale di Torino. Nel corso della seduta di ieri, lunedì 13 gennaio, il consigliere Silvio Viale ha scatenato un putiferio. Il medico, capogruppo di +Europa e Radicali, è stato travolto dalle polemiche per una frase rivolta alle colleghe consigliere nel corso del dibattito sulla delibera a sostegno delle donne migranti: "Se l’aspetto personale supera la questione politica, avete sbagliato lavoro. Tornate nei vostri quartieri a fare le casalinghe".
Ma andiamo per gradi. Una volta presa la parola, Viale ha prima accusato una collega di aver preso spunto da un documento da lui firmato nei mesi scorsi. Successivamente, replicando alle critiche giunte da una parte dell'aula, ha invitato le colleghe consigliere a dedicarsi alla cura della casa. Provando a giustificarsi, Viale ha poi precisato: "Mia moglie è orgogliosamente casalinga e, per me, farlo non è un titolo di demerito. Non è un’offesa". Ma le sue parole hanno scatenato la vibrante reazione dell’aula, portando alla sospensione e poi alla chiusura anticipata della seduta.
La maggioranza ha preso immediatamente posizione, invocando scuse pubbliche da parte di Viale. "È un’uscita inaccettabile che come consigliere e consiglieri della Città di Torino rifiutiamo, condanniamo e per cui pretendiamo delle scuse pubbliche" recita la dichiarazione diffusa nelle scorse ore: "Sentire nel 2025, in un’aula istituzionale, usare parole che mirano a delegittimare il lavoro e i ruoli delle donne, sia che facciano le consigliere nelle Istituzioni sia che si occupino di lavori di cura familiare fuori dalle Istituzioni, è gravissimo e dimostra che tentare di zittire le donne è una pratica ancora in voga. Allora è tempo che tutte e tutti coloro che sono contrari a questi atteggiamenti discriminatori facciano sentire la propria voce per ripristinare il rispetto e contrastare ogni forma di discriminazione di genere. Perché le donne, qualunque sia la loro scelta di vita, siano sempre viste, rispettate, e riconosciute".
Un'altra grana per Viale,
già alle prese con la pesante accusa di molestie sessuali. Secondo quanto denunciato da alcune pazienti, il medico avrebbe tenuto comportamenti inappropriati durante le visite mediche, con commenti e gesti ritenuti lesivi della dignità delle donne.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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