Ue, Palazzo Chigi: "Salda convergenza dei leader. Mai intimato di abbassare i toni"

Palazzo Chigi è intervenuto per smentire le indiscrezioni che sono seguite al vertice convocato da Meloni prima del meeting dei "volenterosi" a Parigi

Ue, Palazzo Chigi: "Salda convergenza dei leader. Mai intimato di abbassare i toni"
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Palazzo Chigi ha diramato una nota smentendo le ricostruzioni circa la riunione con i vicepresidenti, Antonio Tajani e Matteo Salvini. Nello specifico, si precisa che il presidente Giorgia Meloni non ha mai intimato ai vicepresidenti Tajani e Salvini di "abbassare i toni", come alcuni media hanno erroneamente riportato. Viene ribadito quanto riferito nella nota successiva al vertice, ossia che il vertice ha, al contrario, confermato la "salda convergenza dei leader sui temi trattati". L'incontro si è tenuto a Palazzo Chigi al termine del cosiddetto meeting dei "volenterosi" sull'Ucraina, che si terrà domani a Parigi all'Eliseo.

Il ministro degli Esteri è stato presente anche se in collegamento video, in quanto si trovava in missione in Friuli Venezia Giulia, e a Palazzo Chigi era presente anche Guido Crosetto, ministro della Difesa. L'obiettivo era quello di fare il punto della situazione e definire la linea che l'Italia porterà al summit francese. Il vertice è durato circa un'ora all'uscita il ministro Salvini ha detto ai giornalisti che "è andata benissimo". Sui retroscena circa la richiesta di Meloni di "abbassare i toni", anche il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture ha categoricamente smentito, parlando di retroscena "surreali", confermando contestualmente il secco "no" della Lega al piano di riarmo Ue targato Ursula von der Leyen. "Noi parliamo di salute, mentre in Europa qualcuno pensa di spendere 800 miliardi dei nostri figli per comprare armi. L'Europa invece ci dovrebbe permettere di fare debito sano, italiano, per formare medici, infermieri", ha detto Salvini a margine di una conferenza stampa della Lega alla Camera sul tema della sanità.

Intervenendo nel pomeriggio alla Camera sul tema del riarmo europeo, durante il question time il ministro Crosetto ha ribadito che "la posizione del Governo è una e una sola. Non siamo una federazione di Stati.

Io sono il ministro della Difesa adesso, in quest'anno, e devo pensare a costruire la difesa italiana e la sua partecipazione alle alleanze internazionali oggi, in questo momento". Ed è il motivo per il quale, ha aggiunto, "se l'obiettivo è quello di difesa, noi dobbiamo agire nel quadro legislativo, nel quadro di regole, nel quadro istituzionale che abbiamo oggi".

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