Invadenza in rosa, il club delle mogli terribili che mettono in imbarazzo i mariti (in politica)

Lei contro lui: dal premier giapponese insultato dalla sua gentile consorte allo spogliarello della dolce metà del Gianfranco Fini (inglese). Ma noi sposati sappiamo bene i rischi che corriamo ogni giorno

Invadenza in rosa, il club delle mogli terribili  
che mettono in imbarazzo i mariti (in politica)

I successi di un uomo sono il risultato della donna che gli sta accanto. Me l'hanno sempre raccontata così e non ho alcun motivo di smentire questa suprema legge della vita. Credo però che abbia qualcosa da eccepire il presidente del parlamento inglese, John Bercow, il Fini di Londra: la sua signora si sta attivando molto per picconare la leggiadra tradizione.

Quarant'anni, piacente, disinibita, la signora Sally aveva tempo addietro scatenato indignazioni e sarcasmi in giro per il regno posando nuda, però sotto a un pezzo di lenzuolo, proprio davanti alla Camera dei Comuni, cioè l'austero posto di lavoro del marito.

Neppure il tempo di spegnere questo focolaio, e Sir Bercow si ritrova al centro degli imbarazzi nazionali: la sua signora è selezionata per il «Grande fratello dei vip», che sarà pure per vip ma resta Grande fratello. Il Fini londinese ha cercato di convincere la sua Sally a lasciar perdere, ha cercato di farle capire che non è il caso, che ci sono ragioni di opportunità, dato il ruolo, dati i tempi, eccetera eccetera, ma la risposta pubblica di Sally si è rivelata un fulgido esempio di responsabilità: non se ne parla neppure, io vado al Grande fratello e non c'è marito, non c'è presidente, non c'è nessuno che possa farmi cambiare idea.

Il fattore first-lady è una vecchia questione strategica, analizzata profondamente in tutte le università politologhe del mondo. Giova o non giova? È decisiva o non è decisiva? Farla apparire o nasconderla? Ma lo dicano, una volta per tutte, politologi e anche proverbiologi, ma sì, quelli del successo di un uomo dovuto alla donna che gli sta accanto: dicano chiaro e tondo che dipende da chi è, questa first-lady.

Come in tutte le famiglie, ci sono compagne che addirittura oscurano il leader, per carisma, saggezza, simpatia e magari pure per competenza specifica. Poi ce ne sono alcune che invece sarebbe sempre meglio lasciare a casa, fosse pure con l'amante, a qualunque costo, ma a distanza di sicurezza. Esistono eminenti impiastri che con la sola presenza, con poche parole sfuggite sullo sfondo, con i loro comportamenti squinternati, riescono a frantumare in pochi attimi tutti gli indici di gradimento e di consenso costruiti in anni di dura battaglia politica.

Leggendaria resterà per sempre la signora Nobuko, consorte dell'ex premier giapponese Naoto Kan. Donnino esile e cortese, Nobuko venne definita dal marito «molto più temibile dei partiti di opposizione». Lei si meritò questa fama cominciando a scrivere, dopo l'insediamento, un libro best seller già dal titolo abbastanza esplicito: «Che cosa diavolo cambierà in Giappone ora che sei primo ministro?». Profonda conoscitrice del proprio uomo, forse molto gheisha tra le mura domestiche, Nobuko in pubblico si è rivelata nel tempo la più famigerata macchina da guerra puntata contro il marito. «Si veste da cani», «Non sa cucinare nemmeno un uovo sodo»: questi alcuni dei complimenti più teneri. Come lo sosteneva lei, non l'ha mai sostenuto nessuno. Ogni volta che parlava, era come dicesse: «Ma l'avete visto? Date retta a me che lo conosco…». Eppure risulta fosse vero amore. Inutile dire che comunque Naoto non è più il premier giapponese. Ma forse è solo una coincidenza.

Noi uomini sposati siamo del ramo e conosciamo bene quanto influente, quanto invadente, quanto invasivo possa risultare il ruolo della donna accanto. Facile immaginare quello di una first lady. Purtroppo per loro, per i vip della politica come della finanza come dello sport, la gente giudica anche l'altra metà. Dimmi con che donna ti accompagni e ti dirò chi sei.

Comprensibili gli attuali sudori freddi di questo povero presidente del parlamento inglese. Però veda di non drammatizzare, il Fini inglese. Poteva andargli peggio. Sua moglie va al Grande fratello. Quella di Fini ha il fratello.

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