Istat, ecco l'Italia del futuro fra cinquant'anni ci saranno oltre 14 milioni di stranieri

Gli italiani faranno sempre meno figli, mentre aumenteranno gli stranieri. Dai 4,6 milioni presenti nel 2011 si passerà agli oltre 14 milioni nel 2065

Istat, ecco l'Italia del futuro fra cinquant'anni ci saranno oltre 14 milioni di stranieri

Il futuro demografico del Paese? Gli italiani faranno sempre meno figli, mentre aumenteranno gli stranieri. Secondo quanto emerge da uno studio dell'Istat, "sulla base delle ipotesi concernenti i movimenti migratori con l'estero e sulla base di un comportamento riproduttivo superiore a quello della popolazione di cittadinanza italiana, si prevede che l'ammontare della popolazione residente straniera possa aumentare considerevolmente" fino al 2065. Dai 4,6 milioni presenti nel 2011 si passerà agli oltre 14 milioni nel 2065, con una forbice compresa tra i 12,6 e i 15,5 milioni.

"La popolazione straniera residente - sottolinea l'Istat - è stata, negli anni recenti, protagonista di dinamiche demografiche molto sostenute sul territorio nazionale". Secondo l'istituto di statistica, "la presenza di fattori esogeni al Paese nella determinazione e nella composizione dei flussi migratori internazionali, ma anche la regolamentazione dell'immigrazione e le modalità di integrazione, nonché l'elevato comportamento riproduttivo delle cittadine straniere e la vivace mobilità interna alla costante ricerca di opportunità di lavoro migliori, hanno fatto aumentare la dimensione complessiva della popolazione immigrata regolare". Questi fattori dovrebbero estendere la propria azione anche negli anni a venire portando a un ulteriore incremento del "grado di multi-etnicità del Paese".

Nello fotografia scattata dall'Istat si riscontra, dunque, un costante incremento della popolazione straniera. "Dai 4,6 milioni d'individui rilevati nel 2011, si perverrebbe a 7,3 milioni nel 2020 e a 9,5 milioni nel 2030 - continua l'istituto di statistica - nel lungo termine si attendono 12,7 milioni di residenti entro il 2040 e 14,1 milioni entro il 2065". Rispetto a quest'ultimo dato i margini d'incertezza potrebbero essere nell'ordine del milione e mezzo in più o in meno. Margini importanti ma che, a detta dell'Istat, "non riducono la portata del fenomeno legato alla crescita e alla progressiva integrazione degli stranieri sul territorio". Le coppie straniere dovrebbero, infatti, dare alla luce 7,5 milioni di figli. "Nel stesso intervallo, per effetto della giovane struttura per età della popolazione straniera - spiega l'Istat - l'ammontare dei decessi risulterebbe pari a 2,3 milioni, con un intervallo compreso tra 2,1 e 2,5 milioni". Il contributo alla crescita naturale della popolazione risulterebbe, quindi, particolarmente importante. Non solo. In circa 7,6 milioni potrebbero acquisire la cittadinanza italiana.

"La collocazione territoriale della popolazione straniera, comunque in crescita ovunque, proseguirebbe ad avvantaggiare soprattutto le regioni del centro-nord, ma non significativamente la distribuzione geografica attuale - spiega l'Istat - nel nord-ovest la popolazione straniera raggiungerebbe i 5,1 milioni d'individui entro il 2065, ossia un ammontare corrispondente al 36% della popolazione straniera complessivamente residente sul territorio nazionale.

Il nord-est e il Centro seguirebbero con, rispettivamente, 3,7 e 3,6 milioni di residenti e una copertura territoriale del 26% per entrambe - conclude - il sud e le isole avrebbero, rispettivamente, 1,2 e 0,5 milioni di residenti, per una copertura territoriale del 9% e del 4%".

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