Pechino - Con il successo per 3-0 contro la Cina nell’ultima partita del torneo olimpico di calcio (gruppo C), il Brasile di Ronaldinho si è qualificato ai quarti di finale come primo del suo girone, scongiurando dunque l’incrocio con l’Italia. Gli azzurri affronteranno, infatti, il Belgio (1-0 a Nuova Zelanda), secondo nel gruppo C, mentre il Brasile se la vedrà con il Camerun.
Fischi e polemiche Il pareggio tra Italia e Camerun, che ha qualificato entrambe le formazioni ai quarti di finale del torneo di calcio olimpico, ha fatto storcere il naso al presidente della Fifa, Joseph Blatter, che si è limitato ad un "no comment" e ha riportato alla memoria un altro precedente illustre tra le due formazioni. Corsi e ricorsi storici, e la mente corre indietro di 26 anni, a quel 23 giugno 1982 quando Italia e Camerun si trovarono di fronte nella terza e ultima partita del primo girone al Mondiale di Spagna. Anche quella volta finì con un pareggio che scatenò sospetti, polemiche e veleni: dopo il gol del vantaggio di Graziani al 15’ della ripresa, l’immediato pareggio di M’Bida e poi nient’altro fino al fischio finale, con un risultato che però qualificava l’Italia e non gli africani. Questa volta la situazione era molto diversa, con gli azzurri già qualificati ai quarti di finale e desiderosi solo di avere con un pari la certezza matematica del primo posto per evitare lo scontro con il Brasile, e il Camerun alla caccia di un pari sufficiente ad evitare il sorpasso sudcoreano.
Abete: "Obiettivo raggiunto" "E' stata una brutta partita, ma il risultato è buono perchè abbiamo raggiunto il nostro obiettivo". Il presidente della Figc, Giancarlo Abete, pur condividendo la disapprovazione del pubblico e i fischi per il brutto spettacolo della sfida tra Italia e Camerun terminata 0-0, non può non complimentarsi con il ct Pierluigi Casiraghi e la squadra azzurra per aver vinto il girone ed essersi qualificati ai quarti di finale dove eviteranno il Brasile. "E' stata una gara brutta soprattutto nel secondo tempo, mentre nel primo ci sono stati una serie di episodi tra il rigore e l’espulsione che hanno fatto vedere come entrambe le squadre sentivano l’importanza della posta in palio.
Comunque i ragazzi sono stati bravi a gestire l’incontro - aggiunge il numero uno della Federcalcio -, hanno vinto le prime due gare e giocano ogni due giorni con un clima difficile e, come oggi, su un campo pessimo. Ci sta anche la disapprovazione del pubblico, la capisco, però noi avevamo un obiettivo e lo abbiamo raggiunto. Abbiamo evitato il Brasile e ora continuiamo il nostro percorso andando a Pechino".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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