Gian Piero Scevola
da Milano
Meno male che cè Adriano. Nessuno se lo sarebbe aspettato in campo contro il Parma, invece Mancini lo mette nellundici iniziale. Non che Adriano faccia tanto, ma almeno fa il portafortuna. Perché lInter, al termine di una partita bruttissima, da squadra degna della zona retrocessione, riesce a portare a casa la qualificazione ai quarti contro un Parma sembrato fortissimo per unora e mezza.
Si rivede Materazzi, al rientro dopo linfortunio muscolare patito a Glasgow; ritornano Mihajlovic, Burdisso e Wome castigato dal Camerun (niente coppa dAfrica). Cè anche Pizarro, il regista che dovrebbe, nella prossima stagione, prendere la bacchetta lasciatagli da Veron. Ecco Cristiano Zanetti, ormai in quota Juventus, ma soprattutto Cruz e Adriano. Mentre largentino latita vistosamente, Adriano cerca di mettersi in bella mostra: al 18 colpisce di testa su cross di Burdisso mandando sopra la traversa; un minuto dopo finalizza una triangolazione Solari-Cruz, spedendo direttamente su De Lucia in uscita. A sua scusante il tiro di destro, piede che gli serve solo per camminare. È tutto solo anche Pizarro al 31, ma il suo tiro finisce desolatamente a lato.
Un discorso a parte merita Francesco Toldo che torna tra i pali, mentre fervono le trattative per portarlo alla Fiorentina dopo linfortunio di Frey. A trattenerlo a Milano sembra essere lelevato ingaggio che Della Valle non può sopportare, ma qualcosa si sta muovendo e un giro Toldo-Pizarro (in prestito) e milioni per Bojinov, non è poi da fantacalcio. E Toldo fa vedere desserci ancora quando al 17 effettua una parata in volo plastico e, soprattutto, quando al 23 ipnotizza Ruopolo tutto solo, parando a terra. Cè anche Martins, che la Nigeria ha gentilmente concesso allInter per la gara col Parma e per quella di domenica col Cagliari. E intanto lInter soffre, rischia di capitolare quattro o cinque volte, non riesce a finalizzare, nemmeno quando Cannavaro costringe De Lucia a un intervento strepitoso per evitare lautogol. Adriano ci mette tanto impegno, un paio di lodevoli spunti, finché al 27 Mancini lo fa uscire, mettendo in campo proprio Martins, autore del provvidenziale gol nellandata. Finale da brivido: lInter è sbilanciata, la difesa va a farfalle, Ruopolo è solo davanti a Toldo, Materazzi lo atterra. Ma larbitro non vede. Lattaccante del Parma manda tutti a quel paese, ma larbitro non sente (cattiva coscienza?).
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