Ci sarebbe già il tanto per far arrabbiare i milanisti. Basta leggere lelenco per capirsi. Milan do Brasil e ricordi: Dida, Cafu, Serginho, Ronaldo, Digao, Emerson, Kakà e Pato che, per ora, è solo un balocco. Inter do Brasil e snoccioli: Julio Cesar, Maxwell, Cesar, Maicon, Adriano. Fino allanno passato ci sarebbe stato da ridere. Per i milanisti. Oggi cè il rischio di chiedere un fazzoletto in prestito a Mancini. La classifica, quella dellInter, è uguale a quella dellanno scorso: 14 punti erano e 14 sono oggi. Ma cè qualcosa di nuovo nellaria nerazzurra. Questo samba che non stona più. Non cè solo tango argentino. Ora i brasiliani dellInter non hanno nulla da invidiare a quelli rossoneri, anche se tutti sanno che Kakà è un fuoriclasse, Pato ha la faccia del campione del futuro e Ronaldo è una bella icona.
Certo Adriano ha dato solo timidi segnali di ripresa, ma gli altri ora girano senza perder colpi. Bella rivincita per Aparecido Cesar, due anni fa arrivato dalla Lazio come un raccomandato di ferro: voluto da Mancini, lo tradì presto. Ma adesso, dopo un anno di purgatorio, svolazza felice e leggero per il campo dimostrando dessere utile e bravo, veloce e determinante tanto da attirare a Mancini, pensate un po, le critiche per ragioni opposte a quelle dellaltra volta. Escluso dalla lista Champions, e volano le accuse: Mancini hai sbagliato a lasciarlo fuori. Ci sarebbe da sorridere, anche se Aparecido non manca nellinchino: «Ringrazio il tecnico per la fiducia, ho avuto tante occasioni in questa stagione».
Ma se Aparecido è una sorpresa, Julio Cesar è una conferma. Passato dal Chievo, prima di spostarsi a Milano, pescato a parametro zero, tenuto in naftalina a Verona per qualche gelosia fra uomini di mercato, il gattone brasiliano ha sbaragliato la concorrenza di Toldo e sta confermando dessere diventato uno dei migliori portieri del mondo. Con le sue parate ha salvaguardato punti, garantito tranquillità alla difesa, evitato figuracce ulteriori (vedi Istanbul). Ogni tanto svirgola con la testa, sennò che brasiliano sarebbe. E così Maicon e Maxwell. Il fustone della destra è forse il più forte terzino in giro: lo sta dimostrando, peccato quel vizietto di eccedere con nervosismi e interventi scellerati. Mancini ci ha scommesso, a costo di far spendere qualche soldo in più (7 milioni). Scommessa vinta, ora Maicon vale il triplo.
La formazione iniziale dellInter, che ha giocato a Roma, aveva Ibra, «brasiliano» a modo suo (sta meglio, ma è incerto per il Psv, come Dacourt), costato 24,8 milioni di euro, Cordoba (13), Samuel (16), Stankovic (5), Zanetti (1), ma ben sei giocatori a parametro zero: Julio Cesar, Figo, Dacourt, Cambiasso, Cesar, infine Maxwell, ultimo ma non ultimo fra i brasiliani di Moratti.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.