L’ipertensione assieme al diabete moltiplica i rischi d’infarto e ictus

L’emicrania, quando è associata ad alti valori pressori, può rappresentare un serio fattore di rischio per l’ictus cerebrale. Uno studio multicentrico italiano («Progetto Miracles») si propone di confermare questa connessione, che ha molte «evidenze». È stato rilevato, in particolare, che donne di età inferiore a 45 anni, con fattori addizionali quali il fumo di sigaretta e l’uso di contraccettivi orali, presentano un rischio doppio di ictus. Il Progetto Miracles interesserà cinquemila soggetti di età compresa tra i 25 ed i 60 anni, che saranno controllati, per tre mesi da cinquecento medici di famiglia. Verrà condotto dalla Società dell’ipertensione arteriosa e dalla Società italiana per lo studio delle cefalee. Presentandolo, il professor Giuseppe Mancia (che col professor Agabiti Rosei sarà uno dei coordinatori) ha ricordato il ruolo fondamentale, spesso sottovalutato, dell’ipertensione arteriosa. Attivissimo, il professor Mancia - al quale la prestigiosa pubblicazione «Circulation» ha recentemente dedicato due pagine che celebrano le sue ricerche - ha partecipato a un altro importante trial, questa volta internazionale («Advance»), che ha esaminato 11mila pazienti affetti da ipertensione e da diabete di tipo 2.

Lo studio, pubblicato su «Lancet» l’8 settembre, ha accertato che la somministrazione di un solo farmaco contenente due principi attivi protegge cuore e reni, bersagli tipici del diabete riduce del 15 per cento il rischio d’infarto e del 18 per cento la mortalità.

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