L’irlandese Harrington finisce il digiuno e sbanca il «Dunhill»

Mario Camicia

Padraig Harrington, trentacinquenne irlandese di Dublino che giocando in casa alla Ryder non ha brillato più di tanto, ha trovato il suo riscatto nel tempio del golf sull’Old Course di St. Andrews, vincendo il Dunhill Links Championship. Per il «dubliner» una prima moneta di 630.500 euro che lo proietta al secondo posto dell’ordine di merito europeo alle spalle di Paul Casey ma che soprattutto lo riporta al successo in Europa dopo due stagioni. Ora la lotta al vertice della classifica europea è ristretta ai due menzionati e a David Howell che ne è stato leader dagli inizi stagione fino all’Hsbc di Wentworth dove è stato raggiunto e superato da Casey e tutto era deciso a fine mese in occasione del Volvo Masters di Valderrama.
Per tornare al Dunhill, torneo dotato di oltre 3 milioni e 700mila euro, si parla di un torneo che vede 168 professionisti in gara con altrettanti «dilettanti» guest star al loro fianco e che viene giocato su tre diversi percorsi scozzesi adiacenti: l’Old Course di St. Andrews, Carnoustie e King Bars; la risposta europea all’americano Pebble Beach pro am che si tiene in California ad inizio stagione. I vips sono gente che risponde al nome di Boris Becker, Bobby Charlton, Johan Crujff, Ruud Gullit, sir Steve Redgrave e Gianluca Vialli (che quest’anno non ha ripetuto l’exploit dello scorso anno con il nostro Canonica).
Vittoria nell’individuale professionisti - come si è detto - per Harrington che ha vinto anche nella categoria pro am con al fianco il magnate J.P. McManus, alle spalle il gallese Bradley Dredge leader nel secondo e terzo giro terminato appaiato con il poco noto americano Edward Loar e l’inglese Anthony Wall; al quinto posto Ernie Els che ha preceduto il leader dell’ordine di merito europeo Paul Casey e lo svedese Peter Hansen.
In sordina gli azzurri con Costantino Rocca unico andato a moneta al 61° posto, mentre Canonica, i fratelli Molinari ed Alessandro Tadini non sono entrati in classifica e sono rimasti fuori dai premi.
Negli States, ritorno alla vittoria di Davis Love III che ha così risposto alla sua esclusione dalla Ryder vincendo per la seconda volta il Chrysler Classic di Greensboro nel Nord Carolina.

Con tre birdie finali il quarantaduenne campione americano ha conquistato la sua diciannovesima vittoria sul tour statunitense, terminando con due colpi di vantaggio su Jason Bohn e tre sul duo Axley e Flesh e aggiudicandosi una prima moneta di 900mila dollari.

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