L’omaggio di Iris: da domani un fiume di concerti-tributo

Fryderyk Chopin non ebbe nulla a che fare con i pianisti del funambolismo internazionale dell’epoca. Era schivo, alle megasale da concerto preferiva l’atmosfera raccolta d’un salotto parigino. Non si infervorava come i colleghi imbevuti di spirito romantico, il caso del coetaneo Schumann (1810) o Liszt (1811): pareva, semmai, l’artigiano d’una bottega settecentesca, dalla vita senza particolari fascinazioni, salvo la presenza turbolenta della compagna George Sand. Eppure, per la legge del contrappasso, è poi diventato un fenomeno bruciante. Che scuote addirittura i palinsesti della tv, in genere poco sensibili al mondo della musica classica. «Del resto, Chopin è fortemente televisivo, lo si ritrova in colonne sonore di film e spot pubblicitari» osserva Miriam Pisani, direttrice di Iris, il canale free del digitale terrestre Mediaset. Chopin è così televisivo che la Pisani, quasi trentennale presenza in Mediaset, compresa la vicedirezione di Canale 5, ha deciso di lanciare sulla sua rete un ciclo Chopin. Debutto domani alle 21, più altre sette puntate la domenica mattina alle ore 10. «Iris non ha grandi budget, siamo una squadra di sei persone che ottimizzano le proprie competenze. Con questo ciclo ci facciamo un regalo», spiega la Pisani. Iris s’è appostata nell’Auditorium Cariplo dell’Orchestra Verdi di Milano riprendendo la maratona musicale dedicata a Chopin. Un fiume di concerti che hanno avuto come protagonisti 27 pianisti dell’Accademia Pianistica di Imola, cioè l’eccellenza italiana nel settore. «L’input l'ha dato Fedele Confalonieri che, da pianista, conosce la bella realtà di Imola», dice la Pisani. Iris condisce il tutto con interviste agli innamorati di Chopin. Domani tocca ad Andrea Bocelli nella versione di padre. Che veglia sui figli quando si esercitano alla tastiera imbattendosi, irrimediabilmente, in Chopin. Si parla di Chopin con Roberto Calasso, Philippe Daverio, Franco Scala, anima dell’Accademia di Imola. E chissà che nella rosa degli intervistati spunti anche Confalonieri. Intanto Iris promette di ritornare su Chopin in autunno. L’anno prossimo è l'anniversario di Liszt.

«E mi sa che ci faremo un secondo regalo», si augura la Pisani. La classica raggiunge di rado la tv ma quando accade fa centro. Pare che il ciclo di inserti musicali del pianista Nazareno Carusi a Mattino Cinque funzioni: doppierà le presenze spingendosi fino a primavera inoltrata.

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