Leisel Jones, a Londra con qualche chilo di troppo

La nuotatrice, in vasca alle ultime tre Olimpiadi, è stata attaccata duramente per il suo fisico, un po' più tondo di quello delle colleghe. Ma a difenderla ci pensano allenatore e compagni: "Criticarla è anti-australiano"

Leisel Jones, a Londra con qualche chilo di troppo

Le olimpioniche in vasca? Statuarie, spalle larghe e neppure un grammo di troppo. Un concentrato di muscoli, per farla breve. Quasi tutte. Fa eccezione Leisel Jones, nuotatrice australiana alla sua quarta esperienza olimpica. Su di lei - e sul suo fisico, un po' meno ineccepibile di quello della maggior parte delle sue colleghe - si sta discutendo parecchio.

È vero, la Jones si era presentata alla precedente edizione dei Giochi in una forma decisamente diversa, con qualche chilo in meno e molte speranze addosso. Speranze che aveva ripagato con le sue prestazioni in vasca. E così in tanti si sono scagliati su di lei, facendo intendere che la sua presenza a Londra non sia nulla di più che una vacanza pagata. Perché la condizione per farcela contro le sue avversarie, Leisel non ce l'avrebbe.

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La sua forma fisica è indegna, inguardabile. Roba da non mostrare ai Giochi Olimpici. Un'opinione che condividono in molti. Di certo non il suo allenatore, Michael Bohl, che contesta furiosamente le critiche. E replica dicendo che, è vero, l'Olimpiade di Leisel non sarà certo facile. Ma che di certo lei non se la prenderà comoda. Anche se le aspettative sul suo conto sono un po' meno di quante fossero a Pechino.

Se alla Jones hanno affibbiato il soprannome di "Lethal", letale, un motivo ci sarà pure. Parlano per lei otto medaglie olimpiche nel nuoto, ripartite tra prestazioni singole e staffetta mista, vinte da Sidney 2000 ad oggi. Londra 2012 sarà il coronamento di una carriera ricca di successi. Un'occasione importante per lei, prima che per i risultati che porterà a casa.

E sulla sua condizione parlano pure gli ultimi risultati.

Il suo allenatore lo dice chiaramente: "Ha dovuto mollare un paio di secondi, ma è in buone condizioni". E a difenderla ci pensano pure i suoi connazionali. Come Cathy Freeman, oro nei quattrocento piani a Sidney, che non è affatto tenera con quanti criticano la Jones: "Siete anti-australiani".

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