Anche questa settimana molti contendenti al podio dei peggiori. Tra questi sicuramente la dem Alessia Morani che, parlando della vicenda giudiziaria che ha travolto Giovanni Toti, è finita per tirare in ballo (non si sa come) il “martire” Aboubakar Soumahoro accusando la destra di averlo linciato “solo perché è nero”. Ma, come al solito, abbiamo dovuto fare delle scelte.
Ecco, dunque, al terzo posto del podio dei peggiori Angelo Bonelli, protagonista questa settimana di una piroetta che nemmeno le ballerine della Scala sarebbero in grado di farne una tanto perfetta e strabiliante. Dopo la battaglia forcaiola contro Giovanni Toti, il verde dal cuore rosso comunista è sceso in campo contro la proposta di Matteo Salvini di garantire l’immunità ai presidenti di Regione fino a fine legislatura. Una proposta sensata che, dopo il controverso arresto del governatore della Liguria, eviterebbe altre ingerenze giudiziarie nella politica. La sinistra, che ormai da decenni usa il giustizialismo come clava contro gli avversari politici, si è subito schierata contro. In testa alle proteste quello stesso Bonelli che si è inventato l’immunità, anzi lo scudo, più potente della storia dell’Unione europea regalando a Ilaria Salis uno scranno da 20mila euro lordi al mese a Strasburgo. Candidando la Salis alle passate elezioni europee, l’ha infatti liberata dalle carceri ungheresi sottraendola da un processo in cui è accusata di aver aggredito, insieme ad altri anti fascisti, alcuni neonazisti.
Al secondo posto del podio troviamo proprio la Salis family: padre e figlia. L’Ilaria nazionale, già in burn out a causa delle “centrifughe” di Bruxelles e Strasburgo, si è concessa un periodo di defaticamento in montagna. Anzi, come dice lei, “un attimo di raccoglimento”. “Mi sto rigenerando - ha raccontato - e sto rientrando in contatto con me stessa, cosa di cui avevo tantissimo bisogno". Eh già, poveretta, che faticaccia stare all’Europarlamento! Molto meglio quando andava in giro per la Lombardia a occupare immobili o in giro per l’Europa a spasso con dubbi personaggi dal martello facile. E mentre lei defatica, il padre non molla un colpo: botte a destra a manca su tutti i social network possibili. A finire sotto i suoi fendenti persino il simpaticissimo Osho. Consiglio (non richiesto) per papà Salis: si dia una calmata e si faccia una risata!
Tutta da ridere, anzi da piangere, è l’Olimpiade di Emmanuel Macron che, dopo il bronzo della scorsa settimana per la carnevalata woke, oggi si becca l’oro per il delirio green in cui ha trascinato i Giochi. Lo avevamo lasciato in mezzo a Dioniso color puffo e drag queen e lo ritroviamo ultrà gretino. La sua follia ecologista ha fatto vivere agli atleti un’olimpiade a dir poco infernale. Nelle stanze letti di cartone e niente aria condizionata. Tanto che il campione dei 100 metri a dorso, Thomas Ceccon, ha preferito dormire per terra nel parco del villaggio olimpico. E che dire della dieta ferrea a cui ha sottoposto gli altleti? Pochissima carne, pochissime proteine. Come se non ne avessero bisogno per gareggiare. Ad alcuni atleti, in compenso, lo chef ha “bilanciato” la carenza di carne infilando qualche verme nel piatto. Davvero pessimo. Per non parlare dei bagnetti nei fanghi della Senna.
Un’Olimpiade tutta da dimenticare per Macron. Noi del Podio, però, ci consoliamo con i nostri campioni che a Parigi ha reso grande il nome dell’Italia e orgogliosi tutti gli italiani che li hanno seguiti in televisione. Grazie Azzurri!- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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