Roald Dahl, Enid Blyton, Ian Fleming, J. M. Barrie, persino il Dr. Dolittle: l'elenco di scrittori e romanzi finiti nel tritacarne buonista sta crescendo in maniera preoccupante. A pochi giorni dalla notizia della rielaborazione di Hercule Poirot e Miss Marple - nati dalla straordinaria penna di Agatha Christie - si torna a parlare di "Via col vento", uno dei principali obiettivi dei talebani del politicamente corretto. Come riportato dal New York Post, gli editori del libro di Margaret Mitchell inseriranno un trigger warning - un avviso morale e censorio - sul razzismo e una nuova introduzione per analizzare gli elementi di “suprematismo bianco” contenuti nel libro: in partica come gli avvertimenti nei pacchetti delle sigarette.
"Via col vento razzista e dannoso"
L'ultima versione di "Via col vento" segnala ai lettori la presenza di "elementi scioccanti e razzisti" che potrebbero essere "dolorosi" o "dannosi". La casa editrice Pam Macmillan ha precisato di non aver modificato il testo dell'epico dramma, rimarcando che il mantenimento del testo originale - che "riflette la lingua e il periodo in cui è stato scritto" - da parte degli editori non“costituisce l’approvazione” del libro. Una scelta forse necessaria, secondo l'esperta Emily Temple di Literary Hub, considerando"l'onnipresenza di parole controverse".
"Il romanzo include la rappresentazione di pratiche inaccettabili, rappresentazioni razziste e stereotipate e temi, caratterizzazioni, linguaggi e immagini inquietanti", si legge nella nota. Oltre a questo testo, l'editore ha incaricato la scrittrice Philippa Gregory di scrivere una nuova prefazione per affrontare gli elementi del "suprematismo bianco" per evitare di infliggere un “danno emotivo” alle minoranze: "'Via col vento' ci dice inequivocabilmente che gli africani non sono della stessa specie dei bianchi. Questa è la bugia che rovina il romanzo".
Una novità destinata a suscitare l'ennesimo dibattito sul tema, complici i dibattiti roventi sull'adattamento cinematografico del 1939 con Vivien Leigh e Clark Gable.
La denuncia di razzismo è stata seguita dalla richiesta - accettata - di fare sparire il film dalla piattaforma HBO Max: "Via col vento" è tornato sul player streaming statunitense dopo qualche tempo e con un "cartello delle avvertenze" per porre l'accento sul contesto storico del film e denunciare le sue "rappresentazioni razziste". Un contentino per non ricevere critiche, la stessa strada intrapresa dall'editore Pan Macmillan: cedere al politicamente corretto per evitare qualsivoglia contestazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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