Subdolo più della Spectre. Sovversivo più di Auric Goldfinger e di Mr. Big messi assieme. Stavolta nemmeno James Bond è riuscito a limitare i danni dell'insidioso nemico. Le abilità dell'agente segreto di Sua Maestà nulla hanno potuto contro il pericoloso politicamente corretto: questa non ci voleva. La nuova edizione inglese dei romanzi dello 007 più celebre della letteratura sarà infatti educorata e di fatto censurata. Dal testo spariranno infatti termini e passaggi ritenuti razzisti dalla nuova intransigente religione woke.
Il politicamente corretto colpisce James Bond
Parole come "negro", "nero" o "africano" spariranno per sempre dalle pagine scritte da Ian Fleming e divorate da milioni di lettori (senza che nessuno ne fosse traviato, ovviamente). Secondo quanto rivelato dal quotidiano londinese The Telegraph, prima della ristampa dei romanzi di James Bond - prevista per aprile in occasione del 70esimo di "Casino Royale", primo libro della saga spionistica - la Ian Fleming Publications Ltd, che detiene i diritti d'autore, ha commissionato una revisione per cancellare dal testo quei vocaboli che potrebbero suscitare polemiche per la loro presunta inappropriatezza. Un'operazione deleteria a dir poco, destinata a nostro avviso a 'sbeccare' la penna dell'autore che si inventò le mirabolanti avvenutuire dell'agente segreto con "licenza di uccidere". Ma in questo caso a rimanere impallinato sarà il buon senso.
A quanto si apprende, infatti, ogni nuova edizione di James Bond riporterà la seguente dicitura: "Questo libro è stato scritto in un'epoca in cui erano comuni termini e atteggiamenti che potrebbero essere considerati offensivi dai lettori moderni". La solita ridondante precisazione con cui il politicamente corretto fa calare la propria cappa su opere che invece andrebbero contestualizzate e lette per quel che sono. Senza edulcorazioni. Nella prossima edizione di "Casino Royale", invece, i lettori troveranno alcuni riadattamenti. Certo, il senso generale del testo rimarrà intatto ma alcuni vocaboli e altrettante espressioni usate in origine da Ian Fleming - non certo un quisque de populo - verranno rimosse e rimpiazzate.
Le parole e le espressioni "censurate"
Ad esempio, la parola "negro" è stato sostituito con "persona di colore" o "uomo di colore". Anche in altri casi, i riferimenti dell'autore sono stati modificati in ossequio al politicamente corretto. In "Vivi e lascia morire" (romanzo del 1954), l'opinione di Bond sugli africani che operano nel commercio dell'oro e dei diamanti come "tipi piuttosto rispettosi della legge, a parte quando hanno bevuto troppo" è stata modificata in "tipi piuttosto rispettosi della legge, a mio parere". Un'altra scena del libro, ambientata durante uno strip tease in un nightclub di Harlem, in origine era: "Bond sentiva il pubblico ansimare e grugnire come maiali alla mangiatoia". È stato modificato in: "Bond poteva percepire la tensione elettrica nella stanza".
In molti libri, tra cui "Thunderball" (1961), "Quantum of Solace" (1960) e "Goldfinger" (1959), sono state eliminate invece le etnie.
"Seguendo l'approccio di Ian Flaming, abbiamo esaminato le occorrenze di diversi termini razziali nei libri e abbiamo rimosso una serie di singole parole o le abbiamo sostituite con termini oggi più accettati ma in linea con il periodo in cui i libri sono stati scritti", ha detto Ian Fleming Publications Ltd. La notizia arriva a pochi giorni dalle polemiche sulla riedizione politicamente corretta dei testi dello scrittore inglese Roald Dahl.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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