La letterina più lunga del mondo: Babbo Natale entra nel Guinness

La letterina più lunga del mondo: Babbo Natale entra nel Guinness

RovaniemiIl red carpet per Babbo Natale è la coltre di neve bianca sul Circolo Polare Artico. Arriva con la solita slitta trainata però da una sola delle sue nove amatissime renne. «Ho lasciato le altre otto a riposare: avremo molta strada da fare la notte del 24 dicembre» dice l'omone vestito di rosso con il buffo berretto a cono e una barba candida che non finisce più. Accanto a lui Louise Toms, giudice ufficiale dei Guinnes World Records sembra una bambina infreddolita anche perché, da brava inglese tutta d'un pezzo, si è tolta la giacca a vento, il cappello e i guanti per consegnare a Babbo Natale la lista dei desideri più lunga del mondo: quasi quattro chilometri (per la precisione sono 3798,5 metri) di cartoline scritte da grandi e piccini. «Sono 75.954 desideri» spiega Miss Toms livida ma impeccabile durante la cerimonia che si svolge all'aperto sotto il pallido sole polare con il termometro che segna - 20. Siamo a Rovaniemi, capoluogo della Lapponia finlandese, la città in cui ufficialmente abita Babbo Natale. Qui tutti lo chiamano Santa Klaus e il suo villaggio è detto Santa Park, un luogo incantato e incantevole con alberi addobbati e luminarie dappertutto, casette di legno e un gigantesco ufficio postale in cui ogni anno arrivano più di 600 mila lettere spedite da 200 paesi diversi. Secondo gli elfi che smistano la posta per Babbo Natale dall'Italia nel 2011 ne sono arrivate almeno 100 mila e quest'anno saranno senza dubbio molte di più. Infatti la straordinaria iniziativa ormai entrata nel Guiness dei primati è stata lanciata dalla sede italiana di MINI (Gruppo BMW) che ha coinvolto 16 mercati tra cui Stati Uniti, Russia e Singapore. Prima c'è stato un Christmas Tour partito da Messina il 7 novembre e concluso al salone del giocattolo di Milano 10 giorni dopo. Poi è partita una carovana di MINI tra cui una Clubman trasformata in cassetta postale che ha continuato a raccogliere le cartoline coi desideri dei bimbi delle elementari incontrate lungo i 3500 chilometri che separano Rovaniemi da Milano.
«Qualche anno fa - racconta Santa Klaus - ho incontrato un brillante giovanotto di nome Albert che mi ha spiegato con una semplice formula che tutto è relativo, anche il tempo». Stupidamente gli chiediamo se sta parlando di Einstein e lui ilare strilla «Lo conosci anche tu? Grandioso». Tentiamo allora la carta della crisi: siamo in piena recessione, come si fa a pensare ai regali? «Non faccio business - sostiene - mi occupo di sogni e i sogni non costano niente». Non si può dire lo stesso dei souvenir venduti a carissimo prezzo nel Santa Park che viene visitato ogni anno da circa mezzo milione di persone provenienti da tutte le parti del mondo. Tanto per dare un'idea le risposte ufficiali di Babbo Natale costano 35 euro, la foto ricordo con lui dai 25 euro in su, il suo cappello fatto dagli elfi tra 20 e 60 euro per non parlare dei blocchi di ametista trasformati in portacandele che arrivano a 300 euro. In compenso cinque minuti con lui non costano niente e sono la cosa più bella da fare anche se qualcuno insinua che di Babbo Natale ce ne sono tre, tutti fratelli di Jarmo Kariniemi, l'amministratore delegato del parco. «Prima o poi tutti smettono di crederci - dice - gli adulti ricominciano solo se vengono da queste parti e si lasciano un po' andare». A noi è successo sotto la fila di lucine blu che nel cielo segna la linea del Circolo Polare Artico.

Pochi minuti prima all'omone vestito di rosso avevamo chiesto «Chi porta i regali a Santa Klaus?» e lui serissimo aveva risposto «I bambini. Quando vedo dalla luce nei loro occhi che sono contenti di vedermi, mi sento felice come loro il giorno di Natale». Auguri, Babbo. Che la forza sia con te.

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