Piazza Affari archivia in calo una seduta interamente tinta di rosso, costata complessivamente alle Borse europee un calo della capitalizzazione superiore ai 100 miliardi di euro. In chiusura, l'indice Ftse/Mib ha perso il 3,01%, a 19.770,49 punti; il Ftse/All Share ha ceduto il 2,59% e il Ftse/Mid Cap lo 0,99%. Volumi per un controvalore di circa 2 miliardi. Peggior titolo del paniere principale è stato StM, che ha lasciato sul terreno il 6,83%, dopo che il numero uno di Finmeccanica (-0,27%), Pier Francesco Guarguaglini, ha detto, in un'intervista, che il gruppo aerospaziale intende cedere il 3,2% della società franco-italiana di semiconduttori. Male gli assicurativi: lo stoxx europeo è arretrato del 3,49%. A Milano, Fondiaria-Sai è caduta del 5,04%, mentre Generali ha perso il 4,35% e Alleanza il 4,32%. Un dealer, a proposito della performance delle compagnie italiane, cita «dubbi del mercato sulla valutazione dei contratti derivati». A supporto di questa tesi, la Bce, nella Financial Stability Review, ha lanciato un avvertimento sugli stress di bilancio che le assicurazioni europee potrebbero trovarsi ad affrontare a causa delle turbolenze finanziarie e della debolezza dell'economia. Segno meno per i bancari: il paniere europeo è sceso del 3,22%. Banco Popolare è arretrato del 4,26%, Unicredit del 4,4%, Intesa SanPaolo del 4,44%, Montepaschi del 3,02% e Mediobanca del 3,36%. Le banche italiane ed europee sono peggiorate dopo la pubblicazione del documento della Bce, in cui si parla ulteriori svalutazioni, necessità di accantonamenti e di mancata distribuzione di utili per i prossimi due anni. In lettera i comparti ciclici, vittime, secondo un dealer, di «prese di beneficio», oltre che del calo dei prezzi del petrolio e del rafforzamento del dollaro. Nel comparto retail, Luxottica ha lasciato sul terreno il 4,59% e Goex il 3,4%. Guardando al lusso, Bulgari è calata del 3,66%. Fuori dal paniere principale, Damiani è arretrata del 4,31%. Massicce vendite nell'automotive: lo Stoxx europeo è sceso del 5,1%. Fiat è scivolata del 4,52%. Discorso a parte per Pirelli, in fermento nelle ultime sedute insieme all'intera galassia che fa riferimento a Marco Tronchetti Provera. Pirelli è scesa del 2,95%, mentre Camfin è balzata del 52,09% dopo l'accordo con le banche sulla rinegoziazione del debito e l'ingresso nel capitale della famiglia Malacalza. Pirelli Real Estate ha messo a segno un rialzo del 102,75% rispetto alla parità teorica nella giornata in cui è partito l'aumento di capitale. I diritti di sottoscrizione hanno perso il 33,63%. Telecom in calo del 2,99% nella giornata in cui ha avviato la vendita di un bond da 2 miliardi di dollari. Buone performance, come di consueto, per il comparto difensivo per eccellenza, ovvero le utilities. Terna è salita del 2,46%, mentre A2A ha guadagnato lo 0,37%. Enel ha limitato la flessione all'1,02%. Cir ha guadagnato lo 0,45%, spinta, secondo gli operatori, da un report di Goldman Sachs che alza il target price e indiscrezioni secondo cui l'operazione che porterà l'austriaca Verbund al 45% di Sorgenia, la società energetica controllata da Cir, potrebbe avvenire prima del previsto. Meglio ancora l'altra holding della galassia che fa riferimento a Carlo De Benedetti, ovvero Cofide (+9,76%).
Positiva Campari, +0,36%, premiata dalla decisione di Ubs di incrementare l'obiettivo di prezzo. Nelle altre Borse europee, l'indice Ftse100 di Londra cede lo 2,61% a 4.326,01 punti, il Dax di Francoforte perde il 3,54% a 4.889,94 punti e il Cac40 di Parigi scivola dello 3,20% a 3.219,58 punti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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