L'Fmi promuove l'Italia: "Giusta risposta alla crisi" Tremonti: "Ora riforme"

Gli ispettori di Washington: "Il livello del deficit italiano nel 2010 è atteso sostanzialmente simile a quello del 2009". Tremonti: "Entro tre anni riformare il fisco"

L'Fmi promuove l'Italia: 
"Giusta risposta alla crisi" 
Tremonti: "Ora riforme"

Washington - "In Italia è ora in atto una ripresa «modesta e fragile basata sulla domanda esterna". E' quanto affermano gli ispettori del Fondo monetario internazionale precisando che per il futuro "sarà essenziale mantenere la disciplina fiscale, ridurre il peso del debito pubblico e fare riforme strutturali che aumentino il potenziale di crescita dell’economia". Una sfida che il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, è disposto "subito" a cogliere.

L'invito dell'Fmi "Le politiche adottate dalle Autorità italiane sono state una giusta risposta alla crisi", ha spiegato il Fondo sottolineando che "le Autorità hanno resistito in modo appropriato alla pressione per ampi stimoli fiscali discrezionali, contenendo così il deficit fiscale, e hanno preso misure tempestive per rafforzare le reti di sicurezza e sostenere il settore finanziario". Il governo italiano "è pronto a raccogliere la sfida sulle riforma strutturali" lanciata dagli ispettori di Washington . "Condividiamo totalmente l’analisi fatta sulla crisi e sul suo impatto - ha aggiunto Tremonti - apprezziamo alcune valutazioni positive sulla politica condotta".

Il deficit dell'Italia "Il livello del deficit italiano nel 2010 è atteso sostanzialmente simile a quello del 2009", hanno spiegato gli ispettori guidati da Adam Bennett. "Il limitato stimolo fiscale discrezionale nel 2009 - si legge nel rapporto finale della missione consegnato al ministero dell’Economia e alla Banca d’Italia - disegnato per avere un impatto neutro sul deficit, non è stato pienamente utilizzato in alcune parti". Il disavanzo, ha ricordato l'Fmi, tuttavia è peggiorato di oltre 2,5 punti percentuali del Pil ed ha raggiunto circa 5,25% del Pil nel 2009, riflettendo principalmente fattori ciclici. "Nel 2010 le entrate probabilmente caleranno, riflettendo la natura una tantum di alcune tasse nel 2009".

Tremonti lancia la riforma del fisco "Avere vinto le elezioni è un elemento che ci dà più forza per fare le riforme, ma le avremmo fatte comunque". Dopo la vittoria alle elezioni, Tremonti rilancia una stagione di riforme per il bene del Paese: "La riforma fiscale è la riforma delle riforme e la più grande riforma che uno può immaginare nel campo economico". Non solo.

"L’obiettivo è quello di una correzione dello 0,5% per l’anno prossimo e intendiamo rispettare gli impegni presi con gli altri partner europei", ha continuato il ministro dell’Economia precisatndo che in Italia gli stimoli all’economia non verranno fatti a scapito dei conti pubblici. "C’è una vasta esperienza in questo senso ma noi non lo faremo".

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