Roma - Andrea Occhipinti, propretario della
società di produzione e distribuzione cinematografica Lucky Red,
rinuncia al finanziamento statale per il film "La Prima Linea"
dopo le polemiche suscitate dalla sovvenzione al lungometraggio
che racconta la storia del terrorista Sergio Segio, uno dei
fondatori di Prima Linea.
"Capitolo importante e doloroso della nostra storia" "Abbiamo prodotto "La Prima linea" con
l'intento di raccontare un capitolo importante e doloroso della
storia recente del nostro paese, convinti che il cinema debba
anche offrire spunti di riflessione sull'identità di una nazione.
Consapevoli della delicatezza del tema, - spiega in una nota -
abbiamo messo tutto il nostro impegno per rispettare la verità
storica, la memoria e la sensibilità delle persone che da quella
stagione di sangue sono rimaste colpite".
Per Occhipinti nel sovvenzionamento del film "non ci sarebbe
stato nulla di male: un paese maturo non ha paura di guardare nel
proprio passato".
"Evitare la polemica" "Ma la polemica ha preso il sopravvento. Il
finanziamento statale dato dal Ministero per i Beni e le Attività
Culturali è legittimo, sulla base della legge vigente e della
nostra carta costituzionale, così come legittimo è il fondo
pubblico erogato dal Consiglio D`Europa (Eurimages). Malgrado
questo, per sgombrare il campo da ogni possibile
strumentalizzazione, abbiamo deciso - prosegue la nota - di
rinunciare al sovvenzionamento statale italiano". "Domani il film sarà presentato alla stampa.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.