Un’altra lite per motivi di viabilità finita nel sangue. Un 34enne di origini libanesi sta lottando al Niguarda contro la morte dopo che ieri è stato investito e trascinato deliberatamente per 50 metri da un 36enne di Muggiò, ora in manette per tentato omicidio.
Il 25 luglio un milanese 71enne in via Andrea Doria, dopo una lite per motivi di precedenza, aveva inseguito e investito, uccidendolo, un 35enne padre di famiglia. Ieri si è replicato in via Marco Bruto, in zona Forlanini. Un commerciante d’auto libanese di 34 anni stava transitando verso la periferia al volante di un’Audi A6 blu. Sono le 13.30. L’uomo inizia a litigare furiosamente con un italiano 36enne residente a Muggiò che, alla guida di una Renault Modus verdeazzurra, tenta di superarlo lungo la carreggiata a senso unico. Volano parole grosse, insulti. Poi il libanese inchioda e l’altro fa lo stesso. Quando si trovano fuori dalle loro auto, uno di fronte all’altro, però, l’italiano s’intimorisce: il libanese è molto più alto e molto più robusto di lui. Quindi risale in auto per scappare. L’altro, però, è ben deciso a non fargliela passare liscia e si para davanti alla vettura per impedire che riparta. È a quel punto che l’italiano ingrana la marcia e parte, investendo l’altro automobilista e trascinandolo per oltre 50 metri. Quindi attraversa la carreggiata dalla parte opposta come se volesse fuggire, ma poi si ferma.
Il libanese è gravissimo: in coma per un’emorragia intracranica ieri è stato operato d’urgenza ma i medici del Niguarda disperano di salvarlo. La polizia locale, coordinata dal pm Giuseppe D’Amico, ha arrestato l’italiano, che ha un precedente per guida in stato di ebbrezza.
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