Lite in strada a colpi di cric La polizia: «Chi ha visto, parli»

Le telecamere, stavolta, non saranno di grande aiuto. «L’unica che potesse riprendere qualcosa era spenta - spiegano i vigili sconsolati -. E, comunque, anche se fosse stata in funzione, era troppo distante rispetto al punto dov’è avvenuto l’incidente, a un incrocio più avanti: in ogni caso le immagini sarebbero state inutili. Le telecamere delle vie limitrofe? Non hanno ripreso nulla».
Insomma, indagini ancora in alto mare per il pestaggio avvenuto in viale Renato Serra alle 4 della notte tra sabato e domenica. Due giovani di 19 e 21 anni sono stati colpiti selvaggiamente a colpi di cric da un automobilista arrabbiatosi per un sorpasso. L’aggressore - un 50enne, con accento del nord, baffi e occhiali da vista (così è stato descritto dai due feriti agli investigatori della squadra mobile), forse alla guida di una Matiz (ma il modello è ancora da accertare) - dopo il fattaccio è sparito nella notte, facendo perdere le sue tracce. Di lui non si sa nulla, o i pochi dettagli raccolti dal racconto confuso dei ragazzi feriti dopo l’accaduto. Così, a questo punto, gli unici che possono dare una concreta mano all’inchiesta, oltre ai diretti interessati, sono eventuali testimoni. «Chiediamo la collaborazione dei cittadini - ha dichiarato ieri mattina il dirigente della Mobile Alessandro Giuliano -. Preghiamo i residenti e chiunque sia passato di lì e abbia notato qualcosa, magari autisti di tax e autobus vista l’ora, di farsi vivo. Qualsiasi elemento potrebbe tornare utile all’inchiesta».
Intanto sono stati fissati dei punti fermi sulla ricostruzione dei fatti. I due ragazzi, un diciannovenne e un ventunenne, mentre stavano viaggiando su un’Alfa Mito in viale Renato Serra verso piazzale Lugano, sono stati superati da un uomo che, probabilmente al volante di una Matiz, ha urtato la loro auto. I giovani hanno risposto a colpi di clacson ed entrambe le macchine si sono fermate poco più avanti, all’angolo con via Marcantonio Colonna, per «chiarire» la questione. Certo i ragazzi non immaginavano che dall’altra vettura scendesse un tizio con un cric in mano. E, in particolare, che lo usasse contro di loro: erano convinti li volesse solo intimorire a parole. Invece l’uomo li ha subito aggrediti e colpiti entrambi alla testa e alle braccia con il cric. Quindi è rimontato in auto ed è fuggito.
I due giovani feriti si trovano ancora in ospedale, in condizioni stazionarie, ma fuori pericolo di vita, come ci hanno tenuto a precisare ieri mattina gli investigatori. Antonio A., il 21enne alla guida dell’Alfa Romeo (il primo a litigare con lo sconosciuto) è quello che ha avuto la peggio e resta ricoverato nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Policlinico. Su di lui l’aggressore ha infierito maggiormente colpendolo alla testa e provocandogli un’emorragia cerebrale. È invece ricoverato nel reparto di ortopedia del San Carlo Francesco P., il diciannovenne colpito alla testa e alle braccia nel tentativo di difendersi mentre era intervenuto a difesa dell’amico.

Il giovane ha un braccio fratturato e problemi al tendine di una mano. Ieri è stato sottoposto a nuovi esami, prima di un probabile intervento chirurgico.
«Ascolteremo con attenzione quello che ci sapranno raccontare. Però potrebbe non bastare» ha concluso Giuliano.

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