Nel piano «salva-casa» ci potrebbe essere anche una norma sul cosiddetto «caso Milano» che di fatto ha paralizzato 150 progetti di urbanistica perché secondo la Procura affini ai casi delle Park Towers di Crescenzago, di piazza Aspromonte, e della Torre Milano di via Stresa. Nel mirino interventi classificati come ristrutturazioni che, invece, hanno visto la demolizione e la realizzazione di torri ex novo. Secondo il presidente di Aspesi, l'associazione degli Sviluppatori immobiliari, Federico Oriana, i tecnici e i progettisti avrebbero applicato la legge regionale 12 del 2005 che lo consente, in buona fede, però: mancherebbe quindi il dolo nelle accuse ai funzionari. Così anche il fatto di essere ricorsi alla Scia, permesso che autorizza le ristrutturazioni invece del permesso a costruire, e la mancanza di un piano attuativo, come prevede la legge urbanistica del '42 che impone per gli edifici più alti di 25 metri un piano dei servizi, costituirebbero altre irregolarità.
Ecco, quindi, che nel Piano potrebbero venire inserite delle norme che risolvono la contraddittorietà tra legge regionale lombarda e leggi urbanistiche. Milano ha bisogno di case per il ceto medio, si stima intorno alle 50mila abitazioni: «Alcuni dei nostri associati erano pronti a realizzare 13.500 appartamenti fuori dalla cerchia della circonvallazione quindi a prezzi accessibili a categorie di lavoratori come dipendenti, infermieri, insegnanti, e altrettanti sarebbero in grado di realizzare nel giro di 3 anni, ma è imprescindibile risolvere la questione giudiziaria» spiega Oriana. Non solo, in città si contano 200 buchi neri, ovvero aree dismesse o degradate, sui soli 183 chilometri quadrati di territorio.
«L'incertezza legislativa, ma soprattutto le lungaggini burocratiche che le vecchie norme urbanistiche prevedono, come appunto 4 anni per ottenere un permesso di costruire, stanno facendo scappare tutti i fondi immobiliari e i grandi investitori internazionali, che in Italia, avevano individuato Milano come unica città appetibile sotto questo profilo» l'allarme che lancia Aspesi.
Ecco che vista l'urgenza del tema abitativo, ma anche economico il piano «salva-casa» potrebbe contenere norme ad hoc per Milano e venire emanato tramite decreto o, nel caso dovessero allungarsi i tempi per l'approvazione, si potrebbe pensare a un decreto legge ad hoc. Intanto questo pomeriggio il Consiglio comunale alle 17,30 incontrerà il Presidente del Tribunale di Milano Fabio Roia e il Presidente dell'Ordine degli Avvocati di Milano Antonino La Lumia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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