Lodo Alfano, è pronto un ddl costituzionale

Sarà un disegno di legge costituzionale, ma non prevede alcuna modifica della Carta. Il magistrato dovrà comunicare al parlamento l’avvio del processo: 90 giorni di tempo per decidere se accogliere la richiesta o disporne la sospensione fino al termine del mandato. Mancino: "Andava fatto prima"

Lodo Alfano, è pronto un ddl costituzionale

Roma - Sarà un disegno di legge di rango costituzionale, ma non prevede nessuna modifica della Costituzione, il provvedimento messo a punto dal Pdl in sostituzione del Lodo Alfano. Il ddl dovrebbe contenere tre articoli: prevederà lo scudo giudiziario per il Presidente della Repubblica, il presidente del Consiglio e i ministri. Sarà presentato ad horas e reca le firme del capogruppo Maurizio Gasparri e del vicario Gaetano Quagliariello.

Cosa prevede Il procedimento giudiziario andrà comunque avanti. Il magistrato dovrà comunicare alla Camera di appartenenza (Senato o Camera) del parlamentare o del ministro l’avvio del processo. La Camera ha 90 giorni di tempo per decidere se accogliere la richiesta o disporre la sospensione del processo fino al termine del mandato. Il ddl prevede altresì che sarà il Senato, nel caso di un ministro tecnico, la Camera di riferimento per la decisione.

Esclusi i presidenti delle Camere Dal provvedimento sono rimasti esclusi, rispetto all’originale Lodo Alfano, le figura dei presidenti di Camera e Senato per rispondere all’obiezione della Corte costituzionale secondo cui lo scudo giudiziario, a quel punto, doveva essere esteso anche ai parlamentari.

Mancino: "Andava fatto prima" Il ddl di riforma costituzionale "viene un po' in ritardo si poteva fare prima" secondo il vice presidente del Csm, Nicola Mancino. Se questo progetto di legge "fosse stato presentato nel settembre del 2008 non avremmo avuto la pronuncia della Corte Costituzionale e una serie di polemiche sulla legittimità del ddl ordinario".

Mancino, inoltre, a margine del plenum di questo pomeriggio, osserva che quello che sarà presentato in Senato "è un provvedimento preannunciato dal disegno di legge sul legittimo impedimento. Non esprimo giudizi sul merito, quando un provvedimento viene presentato in parlamento bisogna attenderne l’esito".

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