La lotta tra i soci Impregilo fa volare il titolo

Ieri le azioni hanno guadagnato il 4,65%. Ma da agosto il rialzo ha raggiunto il 50%

Luca Pace

da Milano

L’ottima trimestrale risveglia gli appetiti dei soci Impregilo e il titolo vola in Borsa. Ieri le azioni del primo gruppo di costruzioni italiano hanno chiuso con un guadagno del 4,65% segnando i massimi degli ultimi 8 anni a 4,01 euro. In sole due settimane, dalla pubblicazione della trimestrale, Impregilo è salita in Borsa del 14%. Ma questa è solo l’accelerazione di un trend iniziato a fine agosto, da quando il titolo ha guadagnato il 50% del suo valore.
A richiamare gli acquisti, secondo gli analisti, sarebbero gli ottimi conti. Lo scorso 10 novembre Impregilo ha chiuso il terzo trimestre con un utile netto consolidato di 195,3 milioni di euro che si confrontano con una perdita netta di 347,9 milioni di euro registrata nel 2005.
Ottimi risultati anche sul fronte finanziario. L’indebitamento netto è sceso a 125,1 milioni di euro, pari a 0,18 il rapporto tra mezzi propri e capitali a prestito. E pensare che solo due anni fa il rapporto era superiore a tre. Risultati eccellenti, tanto che lo scorso 16 novembre Ubm ha alzato il prezzo obiettivo sul titolo a 5,1 da 4,8 euro, confermando la raccomandazione buy (comprare).
«Il tournaround è stato terminato e abbiamo creato le premesse per una nuova fase di sviluppo». Con queste parole Alberto Lina, amministratore delegato del gruppo aveva commentato il ritorno all’utile del gruppo spiegando che una società sana può indebitarsi fino a 1,5-2 volte il capitale sociale.
Ma oltre ai conti dietro la corsa del titolo si potrebbe nascondere dell’altro. Una partita di lungo periodo che coinvolgerebbe gli equilibri che governano il primo gruppo di costruzioni italiano. Impregilo è controllata da una holding, Igli, che detiene il 29,9% di Impregilo. Nel salotto di Igli siedono i maggiori gruppi italiani delle costruzioni: da Marcellino Gavio (Argo Finanziaria) con il 30%, a TeSir (Techint più Sirti) con un altro 30%, ad Autostrade che controlla il 20%. Infine un socio finanziario, Efibanca, controllata dalla Popolare Lodi, si è detta pronta a cedere il suo 20%.
Ed è proprio su questo 20% che si starebbero scatenando gli appetiti dei soci e non. Secondo alcune indiscrezioni, da tempo quella quota è stata promessa a Salvatore Ligresti, pronto ad entrare in Igli con la sua Immobiliare Lombarda e sponsorizzato dall’amico Marcellino Gavio.


A gettare gli occhi su quel 20% ci sarebbe anche la famiglia Rocca, presenti in Igli con TeSir, e contrari all’ingresso di Salvatore Ligresti. Solo pochi giorni fa la famiglia Rocca aveva proposto di fondere Sirti con Impregilo. Proposta rimandata al mittente dai Benetton (Autostrade) e Gavio.

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