Lutto cittadino a Truccazzano: «Per ricordare Andrea»

È il giorno dei perché e degli interrogativi laceranti. Truccazzano, il piccolo paese di 7mila abitanti è pietrificato dal dolore. Tutti si chiedono come sia stato possibile che un bambino di nove anni si sia sentito solo, abbia perso la voglia di diventare grande e si sia tolto la vita impiccandosi. Chi conosce Andrea lo descrive come un alunno diligente, a volte un po’ chiuso. Ma mai nessuno poteva immaginare la sua angoscia. Quella che gli ha impedito persino di lasciare un biglietto di spiegazioni.
Eppure sembra che da qualche settimana il bambino fosse arrabbiato con il mondo ed in particolare con la sua maestra, quella che due giorni prima della chiusura della scuola gli ha messo una nota sul diario. Forse era deluso anche dalle sue amicizie, quelle coltivate all’elementare «Fratelli Ferrandi». Ci sono però anche altre ipotesi: quelle che non hanno nulla a che fare con la scuola, con gli scherzi dei compagni di classe. «Penso ad una tragica fatalità, non posso credere che nella mente di un bambino di nove anni s’infili un incubo così drammatico che lo porti a togliersi la vita - spiega il sindaco Vittorio Sartirana -. Il giorno del funerale proclamerò il lutto cittadino: il dolore della famiglia deve essere condiviso da tutti».
Intanto sul grave fatto è intervenuto ieri il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. «Stiamo approfondendo il caso. Al momento non pensiamo siano state commesse delle irregolarità da parte della scuola, ma ancora non so dire se manderemo degli ispettori - ha dichiarato il ministro -.

La scuola è impegnata, ci sono moltissimi progetti anche a livello sperimentale per combattere il disagio giovanile ed aiutare i ragazzi. Penso sia necessaria un’alleanza sempre più forte fra famiglia e scuola. Stiamo lavorando per questo anche con le nuove tecnologie, pensiamo a sms ed e-mail, per tenere un contatto sempre più diretto con i genitori».

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