Milano - In attesa del varo del piano
straordinario in dieci punti contro la criminalità organizzata
annunciato dal ministro del’Interno, Roberto Maroni, ecco le
principali azioni adottate dal Governo Berlusconi contro le
mafie (contenute essenzialmente nelle leggi 125 del 2008 e 94
del 2009) contro le mafie ed i risultati del contrasto.
Le misure principali Rese più incisiva l’aggressione ai patrimoni mafiosi,
distinguendo il destino del mafioso da quello dei suoi beni. Una
volta confiscati, i beni non potranno più essere restituiti
agli eredi.
- Possibile applicare le misure di prevenzione patrimoniale
indipendentemente dall’attualità della pericolosità del
soggetto al momento della proposta.
- Per contrastare l’infiltrazione mafiosa negli appalti sarà
possibile controllare i cantieri dei lavori pubblici attraverso
il potere d’accesso dei prefetti.
- Procedure più celeri per destinare i beni confiscati alla
collettività.
- Più duro il regime del 41 bis che potrà essere chiesto
anche dal ministro dell’Interno.
- Introdotta nuova fattispecie di reato per chi agevola la
comunicazione all’esterno dei soggetti sottoposti al 41 bis.
- Esclusione dagli appalti pubblici degli imprenditori che
non denunciano l’estorsione subita.
- Gli amministratori responsabili dello scioglimento dei
consigli comunali o provinciali per infiltrazione mafiosa non
potranno essere temporaneamente candidati.
- Creato il Fondo unico giustizia nel quale confluiscono le
somme sequestrate alle mafia.
Tutti i numeri 3.630 arresti - 282 latitanti presi - 10.089 beni sequestrati per un valore di 5,6 miliardi - 377 operazioni di polizia giudiziaria - 13 consigli comunali sciolti
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