Appiano Gentile - Inter fiacca, Mancini scoppiettante. Film già visto altre volte. Quasi fosse un copione studiato. L’anno passato fece successo. Ora l’Inter naviga a vista e con qualche problema. Serve vincere, già da stasera contro la Samp, ma ogni volta il tecnico deve far la conta tra assenti e squalificati. Meglio raffreddare la testa per non sbagliare mosse (« Giocano Burdisso, Stankovic e Crespo»), ed allora si scalda con gli altri. Quelli che continuano a chiedere se l’allenatore arriverà a fine stagione, per esempio. «Se avessi perso sette partite di fila, ci sarebbe ragione a questa domanda, ma così è solo malafede». Parole come pietre. E chi più ne ha più ne scagli: parole naturalmente. Chi pontifica in Tv gli sta tanto sullo stomaco: si tratti di ex giocatori o ex allenatori.
L’altra sera Moratti ha raccontato di aver deciso lui quanto dare al suo tecnico per il rinnovo del contratto. «Un modo per ringraziare chi mi ha fatto vincere il primo scudetto». Ma s’è sorbito le critiche sull’entità dello stipendio. Ed allora l’allenatore, dopo aver allungato una battuta («Il presidente ha fatto benissimo»), non ha risparmiato nessuno. «Mi sembra che il mondo sia pieno di invidia, rancori e cattiveria. Le persone che vanno in Tv, per esempio, credo non abbiano di meglio da fare. Andare a parlare male degli altri è ormai un’abitudine in Italia: è brutto e di cattivo gusto». No, non era uno sparare a caso. «Ci sono ex calciatori che capiscono e sanno quello che dicono. Altri che diventano professori in tv perchè non hanno altro da fare nella vita. Vuol dire che hanno una vita povera. Finito di giocare, hanno provato a fare altro ed hanno combinato solo danni». Riferimenti specifici? «No, parlo in generale», dice lui. Ma «quelli che hanno combinato solo danni» non sono così difficili da incrociare: basta smanettare con il telecomando.
Boom Boom Mancini quando è in forma diventa incontenibile come quando giocava. Ma queste sparate sono i segnali dei momenti di tensione. Le critiche sull’Inter lo fanno sentire in trincea. «Non mi sembra che siamo messi così male. Se ascolto pare che siamo in fondo alla classifica. Con l’Inter è sempre così. Si esagera. Ha iniziato a vincere lo scudetto e dà fastidio».
Ma c’è dell’altro. Il problema infortuni. Serve recuperare gente. Il rapporto con il medico è sempre in equilibrio instabile. Le punture di spillo al dottor Combi sono l’ultima spruzzata di pepe. «Chivu? Voglio che giochi con la Roma. Anche se ha dolore, deve farcela. Veda lui come». Materazzi? «Spero di recuperarlo col Napoli, sennò aspettiamo». Vieira? «Lo attendo per martedì contro il Psv.
Ma i medici sono strani, sono lì a frenare i giocatori. Almeno i nostri. Quelli delle nazionali non credo». Tipica pace di famiglia. In attesa che Ibra, Crespo o Suazo, destinati a giocare insieme, risolvano altri problemi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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