Roma - Aumento dell'Iva, contributo di solidarietà sopra i 300mila euro e adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato. Sono questi i punti forti della manovra del Governo decisi dall'ultimo Consiglio dei ministri. L'esecutivo, inoltre, ha deciso di innalzare l’aliquota ordinaria dell’Iva dal 20 al 21%. Tale aumento non è temporaneo: secondo quanto si apprende da fonti di governo, non è stata fissata una scadenza (si era parlato di 3 mesi) per quanto riguarda la durata. Invece, per le altre aliquote Iva (rispettivamente al 10 e al 4%), resta in piedi l’ipotesi di innalzarle entrambe di un punto percentuale. In questo modo, passerebbero rispettivamente all’11% e al 5%. Il gettito previsto, sempre secondo indiscrezioni, sarebbe stato quantifcato in 6 miliardi. Giovedì il Consiglio dei Ministri approverà inoltre l’introduzione in Costituzione della "regola d’oro" sul pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province. Tra le altre novità della manovra: l'adeguamento delle pensioni delle donne nel settore privato a partire dal 2014. "Il Cdm ha autorizzato la fiducia" sulla manovra, ha riferito il Guardasigilli Nitto Palma, lasciando Palazzo Chigi. "Bisogna fare in fretta", così il premier Silvio Berlusconi, secondo quanto riferisce Palma, ha giustificato la necessità di porre la fiducia sulla manovra.
Il Cav: rassicurare i mercati Approvare subito la manovra per dare un segnale di rassicurazione ai mercati. E la manovra, con la nuova formulazione a seguito delle modifiche apportate oggi, avrà questo effetto. Così il premier, Silvio Berlusconi, viene riferito da fonti ministeriali, avrebbe spiegato al vertice di maggioranza a palazzo Grazioli prima, e al Cdm poi, la necessità di porre la fiducia per accelerare ulteriormente i tempi di approvazione della manovra. Per il premier, il testo definitivo della manovra è il migliore possibile, di più non si poteva fare, riferendosi alle nuove misure sull’Iva e sul contributo di solidarietà. Abbiamo il dovere di rassicurare i mercati - avrebbe spiegato il premier - e la manovra avrà questo effetto. Per questo è necessaria la fiducia, per fare in fretta e dare un segnale ai mercati.
Contributo di solidarietà "Il Cdm ha deciso di ridurre da 500 a 300 mila euro il reddito oltre il quale si pagherà il contributo di solidarietà". A riferirlo ai giornalisti al tremine del Cdm è il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. La proposta di abbassare il tetto è stata avanzata da Berlusconi.
Confindustria promuove la manovra Confindustria "valuta positivamente la decisione presa oggi dal governo di introdurre alcune misure che vanno nella direzione di rafforzare l’efficacia della manovra". Viale dell’Astronomia, quindi, "auspica che il decreto venga approvato rapidamente e che subito dopo si possa aprire una nuova stagione per procedere speditamente verso l’obiettivo del risanamento strutturale della finanza pubblica e varare le indispensabili misure per la crescita".
Polemiche ed emendamenti Mentre la manovra economica approda al Senato non si placano le polemiche sul provvedimento licenziato domenica scorsa dalla commissione bilancio di Palazzo Madama. Sono circa 350 gli emendamenti con cui si chiede di modificare il testo su cui si registra l’allerta anche degli Enti Locali, tanto che si profila una riunione straordinaria delle Regioni e dei Comuni giovedì.
I tempi dell'iter parlamentare Il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, è rientrato a Roma, dopo diversi giorni di assenza dalla capitale e ha presieduto nel primo pomeriggio un vertice di maggioranza a palazzo Grazioli.
Mentre si attende che la capigruppo di Palazzo Madama definisca i tempi dell’iter della manovra con la possibilità di porre la fiducia per accelerare ulteriormente l’approvazione, governo e maggioranza stanno studiando possibili nuovi interventi alla luce delle parole di ieri del Capo dello Stato, Giorgio Napolitano. Il nodo sulle pensioni Resta il pressing nei confronti della Lega per superare il "niet" di Bossi ad intervenire sulle pensioni. L’articolo 8 resta al centro dello scontro. Duro Pier Luigi Bersani che stamani ha partecipato al corteo della Cgil a Roma. "E' inutile far presto se non si fa bene - ha ammonito il segretario del Pd - rischiamo di fare una manovra alla settimana. Questa manovra va rafforzata, va rafforzata la coesione del paese e noi abbiamo le nostre idee". Per questo, ha aggiunto, in Senato "siamo pronti a rendere essenziali gli emendamenti". Di certo bisogna "togliere l’articolo 8" che rivede lo statuto dei lavoratori, ha chiesto. Ma il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, gli ha risposto a stretto giro: "Non se ne parla proprio".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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