Il meglio delle donne? A 31 anni

A questa età è in tutto uguale a una ventenne, ma ha più malizia e più esperienza. E non considera il bello un ingrediente necessario del proprio successo. Per questo ogni femmina resta giovane e desiderabile anche a 71 

Il meglio delle donne? A 31 anni

L'età delle donne è una opinione. Nel senso che non appartiene ai dati certi.

Gli uomini, le stagioni, le ere, i movimenti storici hanno cronologie precise. Appartengono all'ordine dei fatti. L'età delle donne si muove in uno spazio indefinito, in cui 10 e talvolta anche 20 anni non vengono registrati. D'accordo: ci sono i documenti, le patenti, i passaporti, ma non è considerata falsificazione, come sarebbe per chiunque, malintenzionato o intenzionato a non essere identificato, l'alterazione di una cifra anche su un documento ufficiale.

Mia madre è nata il 22 dicembre del 1927, ma da sempre si considera del 1928, non volendo patire l'ingiustizia di appartenere a un intero anno per i suoi residui ultimi 9 giorni. Ha, concettualmente, ragione.
L'età di mia sorella non la conosco, l'ho dimenticata prima di saperla. Così l'età della mia vicesindaco di Salemi.

La mia fidanzata l'ho incontrata ventiduenne, 14 anni fa, ma non mi pare che, nonostante l'aritmetica, lei ne abbia più di 28. Così è sempre più frequente che io incroci ragazze che vanno verso i 40 anni, o stanno fra i 40 e i 50, e io le consideri come meno di trentenni. Oggettivamente, intendo, non per lusinga.

Rubricata, quindi, l'età delle donne non fra i fatti ma fra le opinioni, non mi stupisco che oggi una indagine sul gusto degli inglesi abbia stabilito in 31 anni (reali o apparenti) l'età ideale per una donna. Certamente l'indicazione è precisa, e perfino incontrovertibile. A 31 anni una donna è in tutto uguale a una ventenne, ma ha più esperienza, più malizia, più sapore, più consapevolezza dei limiti naturali dell'uomo, grazie ai quali può stabilire un rapporto equilibrato, senza esigenze fanatiche e pretese insostenibili.
L'uomo è limitato, sia nell'efficacia delle sue promesse sia nella potenza sessuale. E questo limite lo pone in una condizione di naturale inferiorità. La donna ideale dunque deve essere comprensiva, tollerante, indulgente. E non può esserlo a 20 anni quando vuole tutto e soprattutto un uomo tutto per sé. Nessuno, né uomo né donna, può esserlo. Ma l'uomo lo capisce da adolescente, la donna ha bisogno di esperienza, di raggiungere una maturità che le consenta una visione distaccata.

Ora il tema dell'età della donna, oltre la misura che consente rispetto alla considerazione dell'uomo, e al gradimento che nell'uomo riscontra (con tutto quello che si è detto, e si può intuire, della giovanile maturità di una trentunenne) è diverso dall'età dell'uomo perché nell'uomo, che non sia fisicamente limitato da una malattia o ammattito psicologicamente o prostrato da avvenimenti nefasti, la giovane età, come la bellezza, non sono essenziali, né per il fascino né per la conquista di una donna.

Le donne sono molto più complesse dell'uomo e considerano la bellezza un ingrediente notevole ma non essenziale, necessario. A un uomo chiedono disponibilità, attenzione, allegria oltre che, sul piano materiale, potere, denaro, capacità, affermazione sociale. Così si spiega il successo di Onassis con Maria Callas o con Jacqueline Kennedy. Anche in John Fitzgerald Kennedy, Jackie aveva visto il futuro presidente degli Stati Uniti prima che un bell'uomo. E gli esempi illustri non si contano: Carlo Ponti e Sophia Loren, Berlusconi e Veronica, Briatore e Elisabetta Gregoraci, Cecchi Gori e Valeria Marini. Amori autentici, credibili.

Certo, esistono anche le coppie ideali, come Fabrizio De Andrè e Dori Ghezzi, ma gli esempi di indifferenza per l'età e le bellezza degli uomini da parte delle donne sono innumerevoli. In una parola, parlandone da vivo, non si contano le ragazze ventenni che sarebbero state, ai suoi tardi anni, con Gianni Agnelli, potente e fascinoso, ma non c'è notizia di un giovane ventenne che si sia innamorato della Levi Montalcini. Evidentemente, per un uomo, l'intelligenza non è fondamentale. Questo è il nostro limite: la sopravvalutazione della bellezza e della giovinezza. Eppure le donne amano il piacere. Ma si fanno piacere la personalità di un uomo. Cercando soprattutto attenzione e amore. Fino a quando non si affrancano, comprendono il limitato punto di vista dell'uomo e si adeguano. Ciò avviene generalmente a 31 anni, appunto.

Un tempo una donna cominciava a invecchiare dopo i 40 anni, e si rassegnava al passare del tempo. Negli anni '80 è apparsa una figura di donna nuova, tra le prime Joan Collins, che, a più di 50 anni aveva l'aspetto e si comportava come una trentenne. A partire da quel momento dopo le celebri retraite alla Greta Garbo si sono moltiplicati gli episodi di donne fascinose dopo i 50 anni e anche i 60, penso a Milva, a Sylva Koscina, a Sharon Stone. Mina si è ritirata ma la Vanoni c'è ancora, immobile nel tempo. Patty Pravo ha fatto un patto con il diavolo. Fanny Ardant non è più una bambina e la stessa Laura Morante denuncia più di 50 anni.

A 50 anni una donna è letteralmente una trentenne, per le ragioni sopra esposte. Ma in questo slittamento del tempo la figura più eccezionale resta quella di Sophia Loren che ha la stessa età del premier, il quale, benché maschio, vive male il passare del tempo e ha il disagio degli anni che passano. Forse perché è una prima donna?

Possiamo anche dire che egli è la Sophia Loren dei maschi, facendo di tutto per non soccombere agli anni e per mantenere comportamenti e psicologia di un uomo giovane. Entrambi, a 73 anni, ribaltano le cifre a 37.

Ma tolto il caso del premier, l'uomo, se non per un crollo fisico, non ha patito l'handicap degli anni come la donna. Che, mai come in questo tempo, si è applicata a superarlo. Così possiamo dire che la donna invecchia quando si sente vecchia, quando ne assume l'abito, quando rinuncia. Finché persegue nei modi, negli atteggiamenti, nel vestire e nel trucco, nei ritocchi chirurgici, nei capelli, nelle acconciature, l'azione di resistenza, finché fa la resistenza perché vi sia coincidenza tra bellezza e giovinezza, arrestando, ostacolando il tempo, non invecchia. Quando si lascia andare, concede ai capelli una bianchezza traditrice, invece di truccarsi, accetta quello che è naturale per l'uomo, che non si trucca, non si mette orecchini, non ha smalto per le unghie, non usa abiti scollati, per evidenziare ciò che merita di essere visto, nella sostanza la piacevolezza della giovinezza, allora invecchia. Cede.

A 31 anni e anche a 41 anni, e anche a 51 anni, con certezza, e forse ormai anche a 71 anni, ogni donna è e resta giovane, bella e desiderabile.

Con sua pace. E nostra guerra.

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