Nessuno l’ha vista, ma le telecamere l’hanno immortalata, rivelandone l’identità. Quella di una ladra dalla manina veloce e sottile. Ieri pomeriggio, infatti, nei padiglioni di MiArt - la mostra mercato dell'arte moderna e contemporanea che si è conclusa proprio ieri sera alle 18 a Fiera Milano City - è stato scoperto il furto della scultura «Piramide» di Arnaldo Pomodoro, del valore dichiarato di 50mila euro. L'opera in bronzo del 2002, alta 35 centimetri e riportante la firma dell’artista e la tiratura 4/8, era esposta nello stand di Poleschi Arte.
Ma vediamo come sono andate le cose. Erano le 15 di ieri pomeriggio quando Vittorio Poleschi e i suoi collaboratori, mentre stavano mettendo via la merce esposta nello stand proprio in visione dell’imminente chiusura della fiera, si sono accorti che mancava la scultura di Pomodoro, la «Piramide» appunto. Il gallerista ha avvertito immediatamente i carabinieri e sul posto sono arrivati i militari della compagnia Porta Magenta. A quel punto agli investigatori, dopo un breve sopralluogo, non rimaneva altro che visionare le immagini registrate dalle telecamere installate all’interno del padiglione. E da lì hanno scoperto un fatto sconvolgente: la piramide era stata rubata addirittura il giorno prima, domenica, alle 20. E a metterla nella sua borsetta era stata una ragazza. La cui identità sembra non sia proprio estranea nello stand. Insomma: la ladra non è una visitatrice anonima o casuale, ma qualcuno di conosciuto nell’ambiente. Una ragazza che ha fatto finta di passare di lì con nonchalance e, voilà, ha afferrato la scultura di Pomodoro e l’ha infilata in borsa credendo che nessuno le avrebbe mai attribuito la paternità del furto.
I carabinieri stanno lavorando alacremente al caso e, forse proprio perché sono vicini alla risoluzione del caso, tutte le bocche sono cucite. E, almeno fino a ieri sera, il gallerista non aveva ancora denunciato il furto.
«Immediatamente Fiera Milano si è mossa per attivare i controlli per garantire e tutelare l'espositore, considerato anche il fatto che tutte le opere esposte a MiArt sono coperte da una polizza assicurativa - fanno sapere con un comunicato da Fiera Milano -. Sono in corso in collaborazione con le forze dell'ordine ulteriori accertamenti».
«L’opera è assicurata, è numerata, non vendibile o comunque difficile da vendere - spiega un esperto -: il ladro, o se ne disfà subito o la scultura, anziché un oggetto di valore, per lui potrebbe rivelarsi solo un peso».
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