Milano diventa un palco con 72 eventi in un mese tra musica, arte e cultura

La vetrata del Museo del Novecento spalanca lo sguardo sul Duomo illuminato dal sole, e se non è un'immagine ottimistica questa. Ecco perché la location scelta per presentare l'arrivo di MITOFringe - festival fuori cartellone, giunto alla IV edizione, anticipatore a giugno di ciò che sarà il grande MITO a settembre - si è rivelata perfetta: in un colpo d'occhio, si davano appuntamento tutti gli elementi simbolici della formula della rassegna. Arte, cultura, bella stagione (quella che aiuta sempre i cartelloni dei festival) e, infine, musica. Quella, cioè, che veniva da un trio semi-acustico arruolato per fornire colonna sonora easy jazz alla cornice. Torna, dunque MITOFringe, previsto per un mese intero dal 6 giugno al 7 luglio in 51 location cittadine, con la presenza di oltre 290 artisti (selezionati da una giuria dopo un concorso via web), l'intervento fondamentale con 35 collaborazioni (molte istituzionali: uno dei motivi per cui, magno cum gaudio, ogni concerto sarà gratuito) e la bellezza di 72 eventi distribuiti in piazze, strade, parchi, stazioni ferroviarie (12 concerti a bordo treno nell'ultima settimana) e della metropolitana (16 live alle fermate Duomo, Cadorna, Garibaldi e Loreto), ospedali (Nigaurda e San Raffaele) e persino biblioteche (quattro: Baggio, Affori, Quarto Oggiaro e Chiesa Rossa), dal centro alla periferia. Musica e ancora musica, in una cavalcata di stimoli per il pubblico, che vanno dalla musica classica al jazz, dal rock al pop, dal folk al blues, e che si rivela un palcoscenico multiforme per dare a giovani artisti una visibilità invidiabile. La chiusura del 7 luglio avverrà con il Tao Love Bus, esperimento itinerante del cantautore Tao che con la sua band si muoverà per Milano - in pieno stile «hippie» - a bordo di un pulmino Volkswagen anni '70. Da qui, dagli anni Settanta è partito il discorso di Stefano Boeri che ricorda come MITOFringe finisce, così facendo, per integrarsi con «la mostra Addio Anni '70, presente a Palazzo Reale fino al 31 luglio». L'assessore a Cultura, Moda e Design vede in MITOFRinge lo specchio di «una città colma di energie diffuse che producono cultura, e dove la musica, ovviamente, ha un ruolo universale immediato. Dopo il successo di Pianocity, questo festival interamente gratuito è il segno di una cultura in contatto diretto copi milanesi«. Un articolato e prolungato assist per il venturo MITO è questo MITOFringe agli occhi di Francesco Micheli, ex presidente della manifestazione che spiega subito quel «ex»: «Resto in funzione operativa, ma simbolicamente la rassegna avrà quest'anno due presidenti nelle persone dei sindaci di Milano e Torino Giuliano Pisapia e Piero Fassino». Al timone della coordinamento artistico resta Francesca Colombo: «É la prima volta che MITOFringe non è in concomitanza con MITO - spiega Colombo -.

Il filo rosso del festival sarà l'istruzione: hanno partecipato al progetto istituzioni come il Conservatorio Giuseppe Verdi, la Civica di Sesto, il Cpm e molte altre. In piazza dei Mercanti sorgerà un palco per ospitare eventi musicali particolari, che coinvolgono anche le Università e le famiglie».

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