Milano - Tre cittadini dominicani di 26, 28 e 32 anni sono stati posti in stato di fermo dalla Squadra mobile di Milano perché ritenuti gli esecutori materiali dell'omicido del 48enne Stefano Cerri, l'imprenditore milanese scomparso il 10 dicembre 2008 e il cui cadavere non è mai stato ritrovato.
Stalking e omicidio Con l'accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere era già stato arrestato Stefano Savasta, 49enne imprenditore del settore grafico, che aveva commissionato l'assassino di Cerri, fornitore della sua azienda, "colpevole" di avere una relazione sentimentale con Ivana S., una ex dipendente e ex amante. La morte di Cerri infatti segue anni di minacce e ritorsioni commessi da Savasta nei confronti dell’ex compagna: secondo gli investigatori della Mobile il grafico era accecato da una gelosia ossessiva e maniacale nei confronti dell'ex amante. Proprio mentre gli agenti indagavano per ricostruire lo stalking ai danni della donna, Cerri aveva denunciato di essere stato minacciato da due persone armate che gli avrebbero consigliato di non frequentare più Ivana S.
Già in carcere Quando il 20 ottobre 2009 Savasta era stato raggiunto da un ordine di custodia per omicidio richiesto dal Pm Antonio Sangermano e disposto dal Gip Giorgio Barbuto, l'imprenditore si trovava già nel carcere di Monza dal
2 marzo per estorsione aggravate nei confronti di Cerri nonché violenza privata, rapina aggravata e lesioni personali in danno di Ivana S. In alcune intercettazioni ambientali avrebbe rivelato dei particolari sul delitto- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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