A Milano soltanto artisti stranieri per la seconda parte del Nibelungo

Die Walküre (La Valchiria) è la seconda delle quattro opere che costituiscono, assieme a L'oro del Reno, Sigfrido e Il crepuscolo degli Dei, L'anello del Nibelungo: cono­sciuto anche come Ring o Tetralo­gia

A Milano soltanto artisti stranieri per la seconda parte del Nibelungo

LA VALCHIRIA, SECONDO TITOLO DELL’ANELLO DEL NIBELUNGO
Die Walküre ( La Valchiria) è la seconda delle quattro opere che costituiscono - assieme a L'oro del Reno , Sigfrido e Il crepuscolo degli Dei- L'anello del Nibelungo : cono­sciuto anche come Ring o Tetralo­gia. Autore di libretto e musica è il tedesco Richard Wagner (1813-1883).L’anello del Nibelun­go ha una lunghezza da Guinness dei primati: con le 16 ore di musi­ca, costituisce infatti l’opera più monumentale. La Valchiria, o pri­ma giornata, è preceduta da un prologo, cioè l’atto unico L'oro del Reno , ed è seguita dalla seconda ( Sigfrido) e terza giornata ( Crepu­scolo degli Dei ). Del Ring, la Valchi­ria è quella che più frequentemen­te viene eseguita da sola.

L’ANELLO DEL NIBELUNGO: IL NUOVO PROGETTO SCALIGERO
L’Anello del Nibelungo ha avuto la sua prima puntata alla Scala lo scorso maggio, con L’Oro del Re­no , e la seconda ora: il 7 dicembre. Seguirà il Sant'Ambrogio 2012 con Sigfrido e Crepuscolo degli Dei per il maggio successivo. Il ciclo in un colpo solo è programmato per il giugno 2013, alla Scala, in occasio­ne dei duecento anni dalla nascita di Wagner.


LA PRIMA VALCHIRIA ALLA SCALA
La prima rappresentazione di Valchiria alla Scala si ebbe il 26 di­cembre 1893. Era in lingua italiana, anziché nell’originale tedesco,e co­sì la si vide fino al 1943 con la sola eccezione del 1938 quando a realiz­zarla fu l’Opera di Stato Bavarese.

IL RING ALLA SCALA: UN PROGETTO TORMENTATO
L’ultimo Anello del Nibelungo alla Scala risale al maggio 1963, lo diresse André Cluytens. Poi venne­ro programmati altri due “Anelli” che però non andarono a buon fi­ne. L’edizione del 1973-75, con il direttore Wolfang Sawallisch, ven­ne contestata per le regie di Luca Ronconi, e si interruppe con Sigfri­do. Fra il 1994 e il 1998 Riccardo Muti progettò un altro Ring: tre ti­toli su quattro andarono lisci, men­tre L’oro del Reno, nel 1996, incap­pò in scioperi dunque venne ese­guito in forma di concerto. L’ulti­ma Valchiria risale al 7 dicembre 1994.

SOGGETTO
L’Anello del Nibelungo ha un plot che intreccia leggende e miti della cultura germanica e nordica. Nella Valchiria domina la passio­ne incestuosa ed adultera dei fra­telli gemelli Siegmund e Sieglin­de, costei sposa di Hunding. La si­tuazione precipita quando Wo­tan, il padre degli dei e dei due ge­melli, uccide Siegmund: così vuo­le la moglie Fricka. Sieglinde so­pravvive grazie all’atto di coraggio di Brunilde. La valchiria che intito­la l’opera è proprio lei, Brunilde, figlia di Wotan e dunque sorella­stra dei due amanti. Con un atto di pietà prima tenta di salvare Sieg­mund, non riuscendovi salverà Sieglinde. Brunilde è la figlia predi­­letta di Wotan, ma ha trasgredito gli ordini del padre (lei avrebbe do­vuto far giustiziare Sigmund anzi­ché tentare di salvarlo), così perde lo stato divino. Sarà dunque con­dannata ad essere circondata da un anello di fuoco, in cima a una rupe. Il circolo di fiamme potrà es­sere superato solo da un eroe. E co­stui è Sigfrid, figlio dell’amore proi­bito di Siegmund e Sieglinde.

I TEMI
Nella Valchiria si intrecciano il tema dell’amore incestuoso di Siegmund e Sieglinde. Quindi la pietosa disobbedienza di Brunil­de. E poi l’angosciosa consapevo­lezza di Wotan di un’irrimediabile decadenza del mondo degli Dei.

INTERPRETI
La Valchiria che domani darà il via alla stagione del Teatro alla Scala è tutta straniera. Sono italiani solo l’orchestra ed Enrico Bagnoli,sceno­grafo. Il direttore d’orchestra è l’ar­gentino- israeliano Daniel Ba­renboim, il regista è il belga Guy Cas­siers.

Nel cast, il soprano svedese Ni­na Stemme (Brunilde), il mezzoso­prano tedesco Waltraud Meier (Sie­glinde), il basso russo Vitalij Kowaljow (Wotan), il mezzosopra­no russo Ekaterina Gubanova (Fri­cka), il tenore neozelandese Simon O’Neill (Siegmund)e il basso britan­nico John Tomlinson (Hunding). I costumi sono di Tim Van Steenber­gen, i video di Kurt D'Haeseleer e le installazioni video di Arjen Klerkx.

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