Assalto in Montenapo: con mazze, asce e pistole rapinano una gioielleria

Cinque uomini e una donna dell'Est entrano da Pisa e sfasciano tutto. Minacciano i clienti e poi fuggono col bottino. Uno viene arrestato

Assalto in Montenapo: con mazze, asce e pistole rapinano una gioielleria

Ancora un assalto a colpi di spranga contro una gioielleria del Quadrilatero della Moda. Dopo le due razzie del 2013 alla Franck Muller di via Della Spiga, una batteria di 6/7 rapinatori dell'est Europa, ha assaltato «Pisa» in via Verri 9. Immobilizzato l'addetto alla sorveglianza, dipendenti e clienti, hanno mandato in frantumi gli espositori e portato via orologi per centinaia di migliaia di euro. Ma qualcosa è andato storto, alcuni passanti, visto il parapiglia, hanno fermato un equipaggio dell'Ivri che ha lanciato l'allarme, consentendo l'arresto di un moldavo di 18 anni.

Sono le 18.15 in un Quadrilatero addobbato a festa per il Natale. In gioielleria un gruppetto di cinesi ha appena scelto un prezioso orologio e lo sta pagando, quando una donna elegante suona alla porta. Un dipendente fa scattare la porta blindata e subito nel negozio si rovesciano 6/7 uomini mascherati. Uno, armato di pistola, blocca l'addetto alla vigilanza, lo fa stendere a terra e intima a tutti i presenti di fare lo stesso. Nel frattempo i complici mandano in frantumi gli espositori a colpi di ascia. In pochi secondi il pavimento è coperto da frammenti di cristallo come avesse grandinato. Difficile dire quanto siano rimasti dentro, i cinesi dicono 10/15 minuti ma probabilmente solo perché in quelle condizioni il tempo sembra non passare mai. In realtà non dovrebbero essere trascorsi più di due o tre minuti. Poi i banditi fuggono passando dall'uscita laterale, sempre in via Verri.

In quel momento passa una Panda dell'Ivri, istituto di vigilanza, con a bordo Antonella, 40 anni. «Sono stata fermata da alcuni passanti che mi hanno avvertito della rapina. Ho dato l'allarme alla centrale e subito dopo ho visto questa “fiumana” schizzare in strada. Uno dei banditi mi ha puntato contro la pistola e mi ha urlato di stare ferma». I rapinatori scappano in biciclette: un mezzo anonimo e ideale per sgusciare via nel traffico. Ma in pochi istanti la strada è piena di uomini in divisa. I primi ad arrivare sono proprio i colleghi di Antonella che si buttano addosso al più lento dei rapinatori. Pochi secondi e arrivano anche gli agenti delle prime volanti che prendono in consegna i rapinatore. Non ha documenti ma dovrebbe trattarsi di un moldavo di 18 anni. Gli altri riescono ad eclissarsi verso piazza Meda, mentre l'intera area viene cinturata dalle volanti. In San Babila, all'interno di alcuni cestini, vengono trovati un borsone, uno zaino e dei guanti, forse usati dai banditi. Alle operazioni partecipano anche i carabinieri che in via Bigli recuperano due asce, un passamontagna e un cappello.

Impossibile al momento stabile l'entità del colpo.

Pisa è una delle gioiellerie più importanti della zona, il pezzo più economico costa sui 20mila euro e i banditi ne hanno portati via diverse decine. Facile fare un conto «a spanne» di un bottino di diverse centinaia di migliaia di euro, se non milioni.

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