Area B? Furore ecologista. Fdi: "Firmate per bloccarla..."

Partiti i banchetti per un referendum contro il divieto. A Palazzo Marino anche sindacati e forze dell'ordine

Area B? Furore ecologista. Fdi: "Firmate per bloccarla..."

Area B come «barricate», come «battaglia», come «buonsenso» che Sala e compagni sembrano aver dimenticato nel nome di un'ideologia ambientalista che fa di una città che si muove e lavora come Milano, una metropoli per pochi per non dire per ricchi. E così Fratelli d'Italia scende in campo per raccogliere le firme che impongano un ripensamento o quantomeno uno slittamento di un provvedimento visto come un'ingiusta, ulteriore, stangata che arriva in un periodo nero che sta portando un po' tutti a stringere la cinghia. Prova ad opporsi e a farsi portavoce di un malcontento diffuso a questo «furore ambientalista». «Dalla Città si sta levando un'unica voce - spiega Riccardo Truppo capogruppo di Fratelli d'Italia in comune di Milano- che si unisce al nostro progetto di delibera popolare, per il rinvio di 12 mesi dei nuovi divieti di Area B. Le forze dell'ordine lamentano un mancato ascolto e un rischio paralisi delle attività essenziali alla vita della citta ma la sinistra milanese si è chiusa nelle proprie stanze e si nasconde dietro il Sindaco dimenticandosi di difendere le categorie deboli»

E infatti ieri a Palazzo Marino per il lancio della raccolta firme partita dai banchetti del Portello e di Piazzale Accursio e che continuerà anche oggi fino alle 17, c'erano tanti rappresentanti della Milano operativa e produttiva: le sigle sindacali della Polizia Stato, l'Aci Radio, la Rivista Via, Forum Automotive, l' Unione Giornalisti Automotive, l'Ugl Ancma e altri ancora.

«La raccolta firme è un segnale importante e uno strumento efficace per far capire al Comune che l'intera città è contraria ai divieti- spiega Riccardo De Corato, neoeletto alla Camera dei Deputati- Il Comune si giustifica con la scusa della qualità dell'aria ma la realtà è che il bilancio comunale è sofferente e usa gli automobilisti come bancomat». Ma per l'ex vicesindaco di Milano il punto è anche un altro: «Visto che Sala se ne infischia dei disagi che questa disposizione crea soprattutto tra le categorie che lavorano e tra i meno abbienti ed è riluttante ad accettare un tavolo tecnico per rivedere o almeno prorogare gli scellerati divieti mi appello alla Regione, affinché dia subito mandato all'avvocatura regionale, per verificare l'impugnativa della delibera istitutiva di Area B. Il referendum è un bene, ma prevede un iter lungo, perciò, nel frattempo, va trovato un modo per bloccare tempestivamente Area B che è un attentato alla circolazione».

«Questo provvedimento massacra gli studenti e i lavoratori- aggiunge Stefano Maullu, coordinatore di Milano di Fratelli d'Italia- E i vantaggi che si ottengono in termini di qualità dell'aria sono minimi. Il Comune non può fare cassa sulle spalle dei cittadini con la scusa ecologista, ma ha il dovere di valutare con attenzione scientifica i dati e prendere decisioni di utilità reale»

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