Asili, il Comune chiede più risorse

Lettera con i sindacati al governo su nuove assunzioni e fondi

Asili, il Comune chiede più risorse

Più risorse e un piano straordinario di assunzioni per le scuole dell'infanzia. Sono le richiesta contenute nella lettera che il Comune ha sottoscritto con i sindacati del pubblico impiego e inviato ieri al governo. «Il Comune di Milano - è scritto nel testo firmato dagli assessori al Personale Cristina Tajani e all'Educazione Laura Galimberti - ha prodotto un grande sforzo per assicurare a settembre l'accesso ai servizi all'infanzia a tutti i bambini milanesi, nel rispetto delle misure per la prevenzione e contenimento del rischio di contagio. Assunzioni di personale, interventi di manutenzione delle strutture, procedure di sicurezza e misure straordinarie di sorveglianza sanitaria per rinnovare, anche in questi tempi difficili, l'esperienza delle nostre scuole». Ma gli sforzi compiuti puntualizzano - devono essere «sostenuti da nuove risorse e soprattutto da un piano straordinario di assunzioni, sul modello di quello che in questi giorni la ministra Lucia Azzolina sta proponendo per la scuola statale, che consenta la proroga di tutte le graduatorie esistenti e le assunzioni di personale, a tempo indeterminato e determinato, per nidi e materne in deroga ai limiti di spesa definiti dalle normative vigenti, al fine di adeguatamente sostenere gli standard di servizio anche in relazione alle misure di tutela delle lavoratrici e dei lavoratori e delle situazioni di fragilità». Chiedono a «governo, parlamentari milanesi, a tutte le forze politiche» di «di garantire questo impegno con misure straordinarie già nel prossimo passaggio parlamentare del Decreto Semplificazioni», approvando gli specifici emendamenti. E ieri in Regione l'assessore alle Politiche sociali Stefano Bolognini ha incontrato gli enti gestori dei nidi, i sindacati, Anci, Ats e altri soggetti coinvolti nella riapertura dei servizi per i bimbi da zero a tre anni, confermando che potranno riaprire, «attenendosi alle necessarie misure di sicurezza», a partire dal primo settembre.

Ai gestori, pubblici o privati, verrà «comunque data la possibilità di individuare in autonomia, tenendo soprattutto in considerazione le necessità delle famiglie, la data di riapertura, in modo da poter riprendere l'attività in sicurezza per tutti».

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