"Il biglietto breve Atm ora si deve fare. Un referendum sul futuro di San Siro"

Il capogruppo dei Verdi: "Area C così è un bancomat, va ripensata"

"Il biglietto breve Atm ora si deve fare. Un referendum sul futuro di San Siro"

Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde e presidente della Commissione Mobilità e Ambiente. La prima giunta Sala si è chiusa senza il «biglietto breve» Atm che lei aveva proposto fin dal 2019, il ticket scontato per chi fa poche fermate. Pensa di riprovarci?

«Assolutamente sì, il consiglio comunale votò la mozione quindi non è una proposta ma un impegno e va mantenuto. Se dobbiamo convincere più persone ad usare i mezzi devono essere veloci, comodi e bisogna trovare il modo per attirare chi li userebbe per poche fermate ma pensa che 2 euro siano troppi. Offriamo un mini ticket per poche fermate o per un tempo più limitato altrimenti faranno i portoghesi, ed grave, o prenderanno l'auto, ed è ugualmente grave».

Facendo dietrofront mesi fa l'ex assessore alla Mobilità Granelli spiegò che tra lockdown e capienza ridotta gli introiti erano precipitati E ora, come pensa di convincere il nuovo assessore?

«La cosa migliore è sperimentarlo per un po', siamo tutti conservatori e ogni volta che dobbiamo compiere un passo avventato diciamo ossignur. Ma è un'idea buona, è stata apprezzata non solo a sinistra ma anche dal centrodestra, che l'ha votata, piace certamente ai cittadini. Testiamolo per un tempo congruo e valutiamo».

Lei testerebbe anche una stretta in Area B?

«Dobbiamo convincere la gente a usare i mezzi e aiutare chi ha l'auto più inquinante a cambiarla, quindi prima di tutto offriamo incentivi attraverso fondi Ue, governativi, regionali. Ma Area B com'è non funziona, infatti appena smette di piovere lo smog sale. Vanno tolte le deroghe. Se diciamo che il diesel non deve circolare perchè inquina e poi lo lasciamo entrare nella ztl, lo smog non si spaventa per un titolo di giornale e le persone rimangono disorientate».

E Area C da ambientalista la soddisfa?

«Era un'eccellente idea ma oggii è diventato solo un bancomat, l'ingresso a pagamento serviva a convincere le persone a non utilizzare l'auto. Purtroppo gli accessi aumentano quindi dobbiamo constatare che ha perso la funzione iniziale, quella formula non basta più. Al Comune non interessa fare cassa ma diminuire le auto in centro, quindi bisogna studiare tecnicamente con gli esperti come modificare Area C».

É di nuovo presidente della Commissione Ambiente. Quale sarebbe la priorità da perseguire per ottenere davver un'aria più pulita?

«La madre di tutte le battaglie va fatta sulla trasformazione degli edifici, a partire da quelli pubblici. Vanno riqualificati energeticamente, bisogna investire sui tetti fotovoltaici e sfruttare dove possibile l'acqua di falda con le pompe di calore, per raffreddare e riscaldare le case. Ne guadagnerebbe l'ambiente e ne straguadagnerebbero i cittadini con bollette più leggere».

La svolta può arrivare dai fondi Pnrr?

«Oltre a finanziare nuove metropolitane vanno investite importanti risorse sull'efficientamento energetico».

Sala può avere un ruolo nazionale per i Verdi?

«É un fuoriclasse, se diventasse quello che ci ha un po' promesso, il garante dei Verdi, e allargasse il campo, ne sarei molto felice. Deve svolgere ovviamente il compito principale per cui è stato appena rieletto, il sindaco, ma a livello nazionale può diventare una guida, un garante».

Intanto è partito con il via libera al nuovo stadio, e lei continua a dichiararsi contro.

«Su San Siro sbaglia. Si può ristrutturare il Meazza senza consumare il pratone e non possiamo dare un quartiere in mano a fondi speculativi, giusto ieri il presidente del Milan Scaroni ha detto che il fondo venderà il club prima del 2026. Mi sembra un salto nel buio terrificante. Accettano volumetrie allo 0,35? É un punto di partenza, costruiranno in verticale. E a ripagare l'impianto saranno i tifosi con prezzi dei biglietti più cari. Aggiungo che a Milano servono alloggi a basso costo, se intendono fare altro intorno allo stadio è speculazione».

Tecnicamente la delibera sulla pubblica utilità può evitare l'aula, chiederà un passaggio?

«Beppe è un galantuomo, non penso che consentirebbe l'affidamento, anzi, il regalo di un pezzo di

Milano a privati senza che gli eletti ne possano discutere. E la discussione in consiglio sarà l'inizio, tutti i sondaggi dicono che i milanesi vogliono conservare il Meazza, ci sarà un dibattito pubblico o un referendum»

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