Ci hanno provato in 36mila ma solo 13.754 famiglie riceveranno i buoni spesa (da 150 euro per due mesi per i nuclei fino a tre persone, 350 per quelli più numerosi) finanziati dal Comune con i 5,8 milioni di euro stanziati dal governo per chi è in crisi a causa dell'emergenza Covid. I criteri erano già molto stringenti, tanto che sul totale sono dichiarate ammissibili 15.370 domande, e per le circa duemila che per ora restano fuori dalla graduatoria pubblicata ieri sul sito del Comune (www.comune.milano.it) per esaurimento dei fondi anticipa l'assessore al Welfare Gabriele Rabaiotti che «si sta valutando la possibilità di inviare il pacco alimentare tramite il circuito di Milano Aiuta». I beneficiari hanno potuto scegliere se ricevere i buoni su carta prepagata Soldo o tramite Satispay, chi ha optato per la seconda via riceverà a breve un sms per l'accredito o con le istruzioni per attivare la app. Potranno fare la pesa in uno degli oltre 300 supermercati e negozi accreditati. Saranno i vigili o squadre della protezione civile invece a consegnare direttamente a domicilio le carte prepagate. La scadenza in entrambe i casi è fissata al 30 novembre. Il consigliere di Forza Italia Alessandro De Chirico sottolinea che le domande accolte «sono davvero troppo poche, lo sapevamo già, ma mi auguro che il sindaco inizi a battere forte i pugni sul tavolo col governo. Meglio accantonare le richieste di fondi per le nuove piste ciclabili e destinare più risorse per aiutare i cittadini in difficoltà».
Regione ha pubblicato invece ieri l'avviso per accedere ai contributi straordinari a sostegno delle famiglie in temporanea difficoltà a causa dell'epidemia. Dalle ore 12 del 4 maggio alla stessa ora dell'11 maggio si potrà presentare domanda sul sito www.bandi.servizirl.it. Due i tipi di contributi, non cumulabili. Nel primo caso di tratta di una tantum da 500 euro per il mutuo della prima casa per ogni nucleo familiare con almeno un figlio di età pari o minore di 16 anni. Il secondo è un supporto all'e-learning per gli studenti, 500 euro a fondo perduto per ogni famiglia con figlio tra i 6 e i 16 anni. Il bando è aperto a nuclei con almeno uno dei componenti residente in Lombardia e che a seguito dell'emergenza si trovi con uno stipendio ridotto almeno del 20% (se lavoratore dipendente), riduzione del fatturato oltre il 33% rispetto all'ultimo trimestre 2019 (se libero professionista o autonomo) o se si è verificata la morte di un componente del nucleo.
Tutti gli altri criteri e le documentazioni richieste si possono consultare on line. Sul supporto agli studenti l'assessore Silvia Piani sottolinea che «la scuola si è riorganizzata attraverso sistemi on line che richiedono strumenti dedicati».
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